«E' scandaloso che la Provincia di Lecce, tramite l'Atc (Ambito Territoriale di Caccia), avalli l'acquisto di mille lepri destinate rimpinguare il carniere dei cacciatori, buttando letteralmente al vento più di 90mila euro che, se investiti per la tutela ambientale o per il sociale, avrebbero sicuramente fatto la differenza. Questo è un inaccettabile sperpero di denaro: evidentemente, qualcuno teme di perdere i consensi elettorali della piccola ma agguerrita lobby venatoria; una lobby sempre più in crisi, come dimostra il continuo calo nel numero di doppiette.» E' quanto dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali. Tra l'altro i ripopolamenti venatori hanno provocato e continuano a causare gravissimi squilibri biologici nella consistenza delle popolazioni di alcune specie.

Ed è anche per questo, oltre che per motivi economici legati alla crisi, che i ripopolamenti stanno diventando una pratica sempre più rara. «I fondi usati per compiacere i cacciatori potrebbero invece essere utilizzati per il ripristino delle zone umide o dei fossati, oppure per la coltivazione di siepi, cespugli e alberi adatti alla nidificazione – prosegue la Protezione Animali -. E invece si sceglie di percorre la strada dei ripopolamenti con il pretesto di ricostituire la consistenza "ottimale" della popolazione di alcune specie.

Ottimale, naturalmente, per tutti coloro i quali imbracciano un fucile per divertimento. Ma allora non sarebbe più sensato preservare le popolazioni esistenti sul territorio vietandone la caccia, invece di sperperare risorse?» La Protezione Animali si unisce dalla protesta dei cittadini contro questo gravissimo spreco di risorse pubbliche e li invita a scrivere alla Provincia di Lecce e al suo Presidente, ai quali l'Enpa chiede di fermare i costosi e inutili ripopolamenti di lepri.