Questa mattina il presidente di Sgm Peyla è intenzionato a sporgere denuncia alla Polizia di Lecce perchè teme che dietro al cambio di rotta improvviso del filobus ci sia la mano di qualcuno. "In buona sostanza accade questo - spiega il presidente Peyla - qualcuno con un comune telecomando si diverte a invertire gli scambi così il filobus invece di andare in una direzione va nell'altra. Questa manovra, però, fa uscire fuori filo le aste e, inevitabilmente, si crea un disagio. Colpevole, sia che lo faccia solo perché si diverte a vedere le aste uscire fuori dal binario elettrico, sia che lo faccia per creare disagio e dimostrare che il filobus non funziona bene". Buontempone? come lo definisce Peyla o piuttosto un sabotatore come è più giusto definirlo. Quando in gioco c'è l'incolumità delle persone, difficilmente si può parlare di gioco. Il tutto succede in due due zone della città distinte: la rotatoria sulla superstrada per Brindisi e la rotatoria davanti alla Questura.

Due zone in cui potrebbero benissimo verificarsi dei "disturbi" provocati dai ripetitori delle antenne installate sia sul palazzo della Questura che su quello dell'Hotel Tiziano. Ma Peyla propende più per i buontemponi. "Le modalità con cui sono avvenuti questi episodi - aggiunge Peyla - fanno pensare a gente che si è voluta divertire per far andare in tilt gli scambi. Poi, per carità, potrebbe anche essere che si sia trattato di coincidenze, però a me sembra strano. Del resto basta avere un semplice telecomando, come quelli che si usano per aprire un cancello o un portone, per interferire con la linea e far apparire una freccia direzionale piuttosto che un'altra e, quindi, mandare fuori posto le aste". Allora anche il meccanismo è assurdo: la funzionalità di una metropolitana di superficie non può dipendere dalla probablità, anche involontaria, del banale contatto di un telecomando.