Supponiamo che io sia un'americana di Los Angeles e che voglia trascorrere le mie vacanze estive a Long Island. Supponiamo che io abbia un paio di cani (o di mici, fa lo stesso) e che non sappia a chi affidarli. Supponiamo anche che lasciarli per strada, legati magari a un guardrail, non sia tra le mie opzioni preferite. Che fare allora? Rinunciare alla vacanza? Macché! Lasciare i quattrozampe presso una pensione? No, vorrei proprio portarli con me. Uno ha bisogno di cure mediche, e sono abituati a stare insieme sin da piccoli. Una nuova ed interessante iniziativa, nata appunto negli States, soddisfa tutte le mie esigenze. Esiste una compagnia aerea, la Pet Airways, che tratta i miei cuccioli come veri e propri passeggeri "umani". Essi viaggiano in aerei predisposti per soddisfare ogni loro necessità, costantemente monitorati da veterinari esperti ed assistenti di volo molto speciali. Soprattutto, viaggiano in cabina. E' sufficiente che siano a posto con le vaccinazioni, e negativi ai più comuni test di laboratorio. Uno di loro, Nemo, ha bisogno di assumere un antibiotico proprio durante l'orario del volo, ma sono tranquilla. Lascio le istruzioni al medico di bordo e all'ora esatta gli verrà somministrato. Noa e Nemo viaggeranno in comodi scompartimenti, saranno controllati ogni 15 minuti, coccolati se sono impauriti, nutriti e dissetati se necessario (anche se non è consigliato che assumano cibo o acqua durante il volo, ma gli assistenti valutano caso per caso). La temperatura è mantenuta costante, né troppo fredda, né troppo calda, il ricambio d'aria è continuo.

Non posso viaggiare con loro, purtroppo, ma so che sono al sicuro. Quando scenderanno dall'aereo sarò lì ad aspettarli, per godermi insieme a loro la NOSTRA vacanza. Sempre supponendo che io sia americana, o che viva lì.

Ma sono italiana, vivo in Italia e la situazione cambia un po'. Se i miei animali sono di piccola taglia, e decido di prendere un qualsiasi volo, dovrebbe filare tutto liscio. Posso imbarcarli in cabina, in apposito trasportino, poiché quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali (con limiti diversi in numero di esemplari contemporaneamente presenti e peso). In generale, se il peso della gabbietta, più quello dell'animale non supera i 10 Kg, non dovrei avere problemi. Se prenoto un volo senza scali intermedi, non devo preoccuparmi di nulla, altrimenti è bene dare un'occhiata veloce ai regolamenti del paese in cui farò scalo. Meglio evitare di incorrere in infinite quarantene.

Se ho un cane di taglia medio grande (o un gatto da record), invece, son guai. Solo i cani guida (grazie al cielo, almeno loro!) sono ammessi in cabina, senza limitazioni di taglia. Gli altri… beh, gli altri vanno in stiva. Come pacchi. In apposite gabbie rinforzate. Certo, si suppone che arrivino vivi. In buona salute. La stiva è pressurizzata, riscaldata e illuminata. L'esperienza traumatica che andranno a vivere però, non potranno mai raccontarcela. Ci guarderanno con i loro occhioni liquidi, scodinzolando o facendo le fusa. Come sempre. Forse ci faranno capire che sarebbe stato meglio viaggiare in auto, in treno, in nave. In ogni caso, non serberanno rancore, non faranno reclamo. Ci ameranno come e più di prima. E sapranno, nel loro modo speciale di sapere le cose, che mai, neppure per un solo istante, abbiamo pensato, vigliaccamente e squallidamente, di abbandonarli.