Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 18/09/2014 - Ora: 17:24
Categoria:
Cultura
In anteprima a Lecce da Liberrima
Parte dal capoluogo salentino- nell’ambito degli eventi culturali a sostegno di #Lecce2019 - il pre-lancio del nuovo romanzo della scrittrice e giornalista salentina Luisa Ruggio. Domenica 21 settembre, dalle ore 17.30, la presentazione negli spazi della Libreria Liberrima. Dialoga con l’autrice Augusta Epifani. Letture a cura di Pierluigi Mele. A seguire l’aperitivo nella Corte dei Cicala offerto da Cantine Cantele.
Arriva in libreria il nuovo romanzo di Luisa Ruggio, "Teresa Manara" (Controluce, 2014), l’anteprima nazionale parte dalla Puglia con una presentazione speciale in programma domenica 21 settembre (ore 17.30, ingresso gratuito) negli spazi della Libreria Liberrima, a Lecce, nell’ambito degli eventi culturali a sostegno di #Lecce2019. L’atteso romanzo arriverà nel resto d’Italia a novembre. Dal 2006 ad oggi, quando Luisa Ruggio esordì conquistando tantissimi lettori con "Afra", (Menzione Speciale Premio Bodini 2010 per il suo terzo libro, "Senza Storie", con Afra ha vinto cinque premi letterari), l'attenzione per le sue pagine non è mai calata.
Dopo il suo secondo romanzo, "La nuca" (Controluce, 2008), la scrittrice salentina torna in libreria con una storia che cattura il lettore sin dall’incipit: "Ci sono solo due tipi di momenti, Teresa. Quelli da ricordare. E quelli da dimenticare. Così mi diceva sempre mia madre. E io non la capivo. Dov’era il trucco, l’insegnamento? L’istante dopo smettevo di pensarci, andavo a controllare il nido delle upupe, mi acquattavo tra i cespugli di erba strega che minacciavano di inondare il nostro giardino. (…) durante il mio primo addio ci ho fatto caso: entrambi quei momenti sono senza ritorno."
Una storia d’amore ambientata nel Sud Italia del 1950, dedicata al mondo dei sensali che all’epoca si spingevano nel Salento in cerca del miglior vino sfuso da imbottigliare al Nord e raccontato per la prima volta dal punto di vista di una giovane donna che decide di lasciare Imola per trasferirsi in una terra di frontiera ancora superstiziosa e magica.
Dalla quarta di copertina:
Italia, 1950. "Nei bar non si parlava d’altro che del processo Rina Fort, la commessa accusata di aver ucciso la moglie e i tre figli del suo amante. Pavese si era suicidato in un albergo di Torino, per amore." In un angolo della penisola italiana, all’estremo Sud della Puglia, c’è un’altra penisola da cui molti partono in cerca di fortuna. Si tratta di una terra di frontiera "dove gli uomini e gli spiriti parlano ancora la stessa lingua", dominata da un sole maestoso e impassibile. Una corte di spostati resta a vivere nei paesi senza tempo, poveri e superstiziosi, dove si produce il vino per gli industriali del Nord e dove si spingono, attraverso interminabili viaggi, solo i sensali. Lecce è la città dove il tempo scorre in ritardo e una vecchia stracciona, che si crede un’erede dei Savoia, rappresenta tutti quelli che "vivevano sapendo: il vento si sarebbe alzato cancellando per prima cosa le loro tracce". In questo luogo senza importanza, decide di trasferirsi una giovane donna, Teresa Manara, nata e cresciuta a Imola – dove ha visto trascolorare le atmosfere degli anni ’20 e ’30 attraverso le eleganti vetrine dell’antica bottega di tessuti delle zie zitelle e dove ha subìto, insieme alla sua famiglia, l’occupazione tedesca. Teresa è la moglie di un venditore di vino sfuso convinto che "un vino, al pari di un uomo, è la sua storia", ma è soprattutto un’instancabile osservatrice, nonché la protagonista delle due storie d’amore che scorrono parallele in queste pagine: quella che la spinge a seguire un uomo fino alla fine del mondo e quella per la terra che diventerà la sua seconda casa. Grazie alla sottile lama del suo sguardo, Luisa Ruggio ci racconta un mondo visto attraverso lo specchio delle barberie, quello delle vite marginali, degli inutili, ma soprattutto quello di una natura che concede una misura di sé, un fragile miracolo spremuto con fatica dagli uomini che decidono di restare. Vigneti, vicoli, stanze, volti e storie si compongono nella voce che sussurra al lettore: "Mi sono invaiata per ottant’anni, se così si può dire, proprio come gli acini d’uva durante la maturazione. E cammina, cammina, sono finita anch’io in una storia. Questa."
Luisa Ruggio (1978), giornalista e scrittrice di origini pugliesi, ha pubblicato saggi sul cinema e la psicoanalisi. Il suo romanzo d'esordio, "Afra" (Besa, 2006), ha vinto cinque premi letterari. Dopo il suo secondo romanzo, "La nuca" (Controluce, 2008), ha pubblicato la raccolta di racconti brevi "Senza storie", (Besa, 2009) Menzione Speciale del "Premio Bodini 2010". Suoi articoli sono apparsi su quotidiani e riviste letterarie, è autrice di numerosi reportage dedicati al Salento per i quali ha ricevuto il "Premio Skylab 2011" Sezione Giornalismo e Cultura (Università del Salento) e la menzione speciale del Premio "Terra D’Arneo 2013". "Teresa Manara" è il suo terzo romanzo. Dal 2006 aggiorna il blog dedicato alla scrittura "Dentro Luisa":www.luisaruggio.blogs.it
L’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/1464295847168571/
Il primo capitolo di "Teresa Manara": http://luisaruggio.blogs.it/2014/09/16/teresa-manara-19414229/
Data: 23/08/2023
Notte della Taranta, oltre mille persone al lavoro per evento
Data: 10/01/2023
Promozione per i rosoni di Puglia
Data: 09/01/2023
CITY ESCAPE "IDRUSA"
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2024
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati