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Data: 05/05/2015 - Ora: 19:02
Categoria:
Economia
Il ricorso al TAR presentato da 26 aziende biologiche per annullamento previa sospensiva del piano degli interventi del Commissario Delegato
Le prime udienze che si discuteranno domani difronte al TAR Lazio saranno:
• quella delle 26 aziende biologiche, Agricampeggio Terra di Moro, Agriturismo Masseria Gianferrante, Az. A. Annamaria Stasi, Az. A.Bio Olga Rollo, Az. A. Claudia Borrello, Az. A. Crie, Az. A. Dei Agre, Az. A. Donna Bruna, Az. A. Le Sciare, Az. A. LeLame, Az. A. Lo Prieno, Az. A. Mustich, Az. A. Pezzuto Clemente, Az. A. Piccapane, Az. A. Silvia Coppola, Az. A. Spirdo, Az. A. Stefania Stamerra, Az. A. Teresa Nicoly, Comune agricola Lunella, Cooperativa Sociale Terra Rossa, Fondazione Le Costantine, Masseria Alcorico, Masseria Nonno Tore, Masseria San Biagio, Soc. A. Merico, Società cooperativa Amrita, insieme alle quali ricorrono Ad Adiuvandum le associazioni, AIL, Archè, CSVS, Marina Serra, Riprendiamoci il pianeta, SS275, Terra libera dai veleni, Terra Salute e Agricultura 2.0;
• quella delle associazioni: Adoc, Comitato 275, Coppula Tisa, Culturambiente, Lilt, S.O.S. Costa Salento, S.O.S. Salviamo Ora il Salento, Stati Uniti del Mondo.
Entrambe le azioni sono seguite dagli avvocati Luigi Paccione e Valentina Stamerra e sono mirate a bloccare le misure di trattamento con fitofarmaci e l’eradicazione degli ulivi su tutto il territorio.
Supportati da diversi documenti allegati come quello redatto da Federbio (Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica), quello del dott. Perrino (dirigente ricercatore CNR Bari) e quello a firma di 16 agronomi della provincia di Brindisi.
I ricorsi, riconoscendo la gravità della patologie che stanno colpendo gli oliveti pugliesi, propongono interventi con cure ecocompatibili che le azienda biologiche da sempre adottano di prassi.
La vasta partecipazione di aziende ed associazioni ai suddetti ricorsi mette in luce la diffusa volontà del territorio di rapportarsi all’emergenza del disseccamento degli ulivi con metodi ecologici e biologici , essendoci ampio consenso su quanto già diffusamente approfondito dal prof Perrino: "La Xilella è legata a tutti gli altri organismi viventi della biosfera e dei diversi ecosistemi, e non solo a questa o quella patologia, a questa o quella pianta (…..) L’accanimento (chimico ndr) contro questo o quel patogeno può solo creare altri danni, in quanto l’esperienza secolare insegna che si aumenta il rischio di creare nuovi patogeni e quindi nuove malattie".
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