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Carne cancerogena, inquinamento e tumori. Dubbi e verità

Data: 10/11/2015 - Ora: 09:49
Categoria: Attualità

salumi

Lo Iarc ha rilevato che mangiando 50 gr di carne rossa, il rischio di ammalarsi di cancro al retto del colon aumenta del 18% circa

L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (Iarc) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) affermano che le carni rosse e soprattutto i salumi possono portare allo sviluppo di forme di cancro al colon-retto, al pancreas e alla prostata.
Le carni lavorate tipo salumi wurstel e hot dog sono state classificati come cibi pericolosi al primo posto seguiti dalle carni rosse.
Lo Iarc ha rilevato che mangiando 50 gr di carne rossa, il rischio di ammalarsi di cancro al retto del colon aumenta del 18% circa, questo dato è sconvolgente dato che di norma consumiamo oltre 50 gr e il piacere del buon cibo saporito nella cucina Italiana è la tradizione più famosa.
Con l'avvento della post industrializzazione molte cose sono state riconosciute cancerogene: l'inquinamento atmosferico, i fumi che provengono dalle industrie (Taranto) a tal punto che i lavoratori che svolgono delle attività all'interno di esse lo fanno a proprio rischio e pericolo sviluppando spesso tumori ai polmoni e problemi cardio-respiratori.
L'abuso di alcol e di sigarette portano allo sviluppo di carcinoma, eppure nonostante centinaia di campagne di prevenzione, il commercio di essi è ancora massiccio.
Solo in America tra il 1919 e il 1933 è stato fatto un tentativo di fronteggiare in modo concreto i danni che causa l 'alcol: Proibizionismo o The Noble Experiment è un movimento che negli anni Novanta ha notato come l'abuso di alcol provocasse un aumento della criminalità dovuto alle alterazioni dell'umore e del malessere fisico, per questo il prezzo di una bottiglia di vino salì vertiginosamente e, purtroppo, il mercato nero nato per poter continuare a bere illegalmente non permise la riuscita di tale provvedimento.
Cercare di fare braccio di ferro con il mercato e la politica è tuttora impossibile poiché quest'ultima beneficia del soldi ricavati dalla vendita di prodotti come le sigarette.
Le fabbriche che le producono non verranno mai chiuse finché non conosceranno una crisi che le metteranno in ginocchio definitivamente.


L'unica via d'uscita in realtà sarebbe molto semplice: non comprare più sigarette!
I problemi legati alla salute devono essere risolti e affrontati, ma catalogare qualsiasi cosa come potenzialmente cancerogena è un errore per vari motivi:

1) La paura di ammalarsi porterebbe le persone a privarsi del piacere del cibo
2) Le ricerche per quanto accurate non sono state sufficientemente provate solo per motivi di tempistica (i danni provocati dal fumo sono stati rilevati da 30 anni nel 1972 è stato vietato fumare nei cinema). E la mancanza di prove oggettive porterebbe a una crisi del settore irreversibile.
Non tutti hanno la capacità di comprendere l'entità di un problema e questo è un grave limite poiché porta all'estremizzazione di prevenzione come il non comprare più un hamburger che se è vero che il consumo sproporzionato porta alla malattia, l'uso limitato e controllato non danneggia assolutamente nulla.


Una dieta ricca di tutto è il miglior alleato di una buona salute, non si può mangiare solo verdure e frutta (anche se la dieta mediterranea comprende la prevalenza di questi alimenti) l'uomo ha
bisogno di proteine e di derivati animali.
Un esempio di dieta che elimina anche il latte potrebbe essere quella vegana SCONSIGLIATA PER I BAMBINI che necessitano fortemente di calcio; anche gli adulti devono essere affiancati da un nutrizionista il quale prescrive delle pillole che compensano la mancanza di quelle sostanze nutritive necessarie per il fabbisogno quotidiano.
Concludo dando un consiglio, qualvolta ci trovassimo di fronte a dei sintomi di vario genere non cerchiamo risposte su Internet perché le pagine che andiamo a leggere portano quasi sempre a spaventare nel momento in cui scriviamo su Google "cause emicrania" e tra i primi risultati troviamo tumore al cervello.
Arriviamo dal medico terrorizzati per poi nella maggior parte dei casi uscirne tranquillizzati e qui ndi la cosa migliore da fare è consultare prima di tutto uno specialista appurato il fatto che Google NON è un libro di medicina scritto da esperti.

Autore: Susanna Conte

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