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Data: 04/08/2017 - Ora: 11:29
Categoria:
Attualità
Basterebbe che gli extracomunitari adottassero un atteggiamento di maggior rispetto e omologazione alle regole e costumi del nostro paese
Nei giorni scorso la cittadina di Galatone è stata scossa da un avvenimento grave che invita sicuramente a fare delle profonde riflessioni: un uomo di origini nigeriane di 32 anni, nel tentativo di adescare una minorenne con apprezzamenti volgari e poco lusignhieri, ha accoltellato sull'addome il fidanzatino che cercava di difendere la giovane dalle avances del nigeriano.
Il malcapitato è stato ricoverato in condizioni gravi ma non in pericolo di vita presso l'ospedale Vito Fazzi mentre il malfattore, una volta rintracciato, grazie ai carabinieri e alla polizia municipale, è stato dichiarato in stato di arresto poichè dei testimoni oculari ( il fatto si è svolto a mezzogiorno) lo hanno riconosciuto come l'autore del gesto efferrato ai danni del ragazzo.
Questo avvenimento, fortunatamente non sfociato in tragedia, accresce la diffidenza da parte della popolazione locale e non potrebbe aumentare nei riguardi degli extracomunitari i quali loro malgrado si trovano in situazioni di forte disagio nell'omologarsi ai residenti delle città e delle province.
Fin qui la cronaca ma essa è lo spunto - doveroso - per precisare che l'uomo nero non è sempre colui che ha una carnagione scura, i mali- intenzionati possono essere di tutte le etnie e risiedere alla casa accanto: quindi perchè si tende a guardare con sospetto gli extracomunitari?
Provando a dare una risposta,è plausibile ipotizzare che le origini di questo timore nei confrotni degli stranieri, stia proprio nel fatto del loro "essere stranieri".
Estraneo molto spesso è sininomo di diverso e diverso può riguardare una cultura molto lontana dalla nostra; basta pensare ai nomadi (conunemente chiamati zingari) che per loro cultura mendicano per le strade facendo fare questa attività anche ai bambini o che usano girare per le strade armati di piccoli coltelli.
Ciò che per noi è inusuale, assurdo e anche pericoloso per queste persone è la normalità, ma chi siamo noi per giudicare e condannare una cultura che per quanto distante dalla nostra è sempre cultura?
Per chiarire il concetto di rispetto e cultura bisognerebbe fare un inevitabile passo geografico verso le destinazioni in cui un individuo si trova: ad esempio in Africa alla donna non è concesso fumare in pubblico pertanto le turiste si guardano bene dall'accendersi una sigaretta davanti alla comunità o le relazioni omosessuali sono un reato per la legge degli stati africani.
Questi gesti di riguardo non devono essere visti come oggettivamente potrebbero essere, ovvero una limitazione di libertà ma andrebbero interpretati com un segno di rispetto della cultura locale che non richiede particolari sacrifici o privazioni di diritti inalienabili.
Lo stesso vale per la situazione che viviamo in Italia, basterebbe che gli extracomunitari adottassero un atteggiamento di maggior rispetto e omologazione alle regole e costumi del nostro paese: ciò non vuol dire essere costretti a perdere la propria identità, si tratta di avere la buona e sana volontà nel sapersi adattare e perchè no abbracciare culture divere.
Autore: Susanna Conte
Data: 22/12/2022
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