Le albe che seguono i tramonti

ci dicono che Dio non si stanca mai di " ricreare " questo nostro mondo, che purtroppo gli uomini continuano a distruggere.

La vita eterna

non ci vedrà inoperosi e sonnolenti, ma ci impegnerà a promuovere, solerti, frutti di Carità fra quanti, vivendo ancora sulla terra, coltivano il desiderio di raggiungerci nei Cieli.

Mi commuove, Signore,

contemplare il modo che usi per condurmi alla tua sequela: se, infatti, molto mi offri, mai ti stanchi, nello stesso tempo, d’indicarmi, nei poveri, i destinatari prescelti della mia Carità fraterna.

Se ci fermassimo a contemplare

come Dio opera nella nostra vita, Lo troveremmo impegnato ad imbastire, tra noi, relazioni fraterne, con lo scambio reciproco di doni che LUI stesso ci offre, abbondanti.

Permettimi, Signore,

d’incontrarti presente nei diversi eventi della vita, soprattutto nell’ora del dolore, aiutami a contemplare il tuo volto accogliente.

Chi contempla il Signore

osa chiederGli di fermare il tempo dello stare insieme.
Essendo troppo brevi le ore dell’incontro, nel contemplativo cresce, a dismisura, il desiderio di vivere in Dio eternamente.

Il Paradiso

non è un luogo, ma la condizione che ci attende. Sarà Paradiso, per noi, quando Dio, infiammandoci d’Amore, ci trasformerà, così com’è LUI, in amanti, per sempre.

Dall’Amore non si può guarire:

ne è testimone credibile Dio, che l’uomo può ferire, ignorare, maledire, persino odiare, pure al Suo amore mai nessuno riuscirà a sottrarsi, né a porre termine.

Vivere in Dio significa

accogliere nel proprio intimo l’Amore Crocifisso, che vuole salvi tutti gli uomini, fino al peccatore più incallito.

Anche il tempo,

pazienza del Padre, è stato inchiodato sulla Croce, dove Dio – Trinità per noi si offre, nonostante noi restiamo indifferenti alla divina, enorme Passione.

Chi decide

la morte del fratello condanna nuovamente Dio a morire in Croce, ma non riuscirà ad autoescludersi da tanto suo grande amore.

Quando, all’inizio,

Dio creò gli astri per illuminare la notte, nella Croce del Sud ci offrì la costellazione che continuasse ad eternare in Cielo, il segno dell’umana redenzione.
Gesù, che morendo sulla croce,

dichiara ad ogni uomo " Guarda quanto ti amo" rivela a tutti noi come solo la sua Passione può rendere il nostro cuore pago.

Nel tempo in cui adoriamo

il Pane Eucaristico cadono i muri delle divisioni: paure, pregiudizi, miopie e silenzi che chiudono il cuore alle relazioni.

Chi ama Dio in modo sovrabbondante

trasfonde nel prossimo il divino desiderio, che purifica il cuore fino a spalancarlo, adorante.

Il Paradiso

sarà il momento eterno dell’Amore totalizzante: Dio sarà nell’uomo e l’uomo in Dio. La gioia ci renderà splendenticome astri, tutti.

Viviamo in Dio,

ma, essendo esageratamente impegnati nel transitorio, ci riveliamo tristemente incapaci di accorgecene.

Dio offre all’uomo,

da accogliere, le bellezze del creato perché poi noi, pieni di gioia filiale, gliele ridoniamo con amore grato.

Solo l’Amore di Dio

sa rendere il peccatore pentito capace di riconoscersi bisognoso dell’abbraccio dell’Eterno Padre, per essere guarito dal suo male.

Beati sono quei poveri

che, non avendo beni……...da rimpiangere, seguono da vicino il Signore, che continua ad invitarli a camminare, al suo seguito, fino oltre l’orizzonte delle ricchezze umane.

Fiducia e abbandono

sono le nostre scelte amorose per il cuore di Dio, che, da sempre, a sé ci attrae.