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Data: 29/03/2021 - Ora: 10:31
Categoria:
Cultura
Riflessione
Ho ancora negli occhi e nel cuore il bassorilievo robbiano che mostra, a
La Verna, Maria nell’atto di ricevere dall’Arcangelo, davanti a lei
prostrato, l’annuncio: Dio l’ha scelta, come madre del Suo Unigenito, se
lei acconsente alla divina chiamata.
Incanta la solitudine dell’ora in cui l’Altissimo, tramite Gabriele, suo
messaggero, chiede a una fanciulla quindici-sedicenne, di Nazareth, il
consenso ad una maternità, da cui dipende il destino ultimo dell’umanità
intera. Sembra che tutta la vita sospenda il suo corso, in attesa del "sì"
della Vergine prescelta e commuove contemporaneamente la disponibilità
del Creatore, rispettoso della volontà della sua creatura.
Molte donne del tempo si sposavano, sperando nella loro designazione
a madre di Dio, giacché i profeti avevano annunciato la nascita del Messia
in quel tempo. Maria pone solo una domanda al messaggero divino:
"Come è possibile questo? Non ‘conosco’ uomo" e a lei Gabriele risponde
"Tutto è possibile a Dio", il Quale renderà "madre di suo Figlio" la
Vergine, rispettandone l’integrità.
Maria diviene, sotto la Croce, anche madre nostra: in Giovanni, l’Apostolo
prediletto, il Crocifisso dichiara la sua genitrice "mamma dell’umanità
intera".
Noi oggi, nella gratitudine, non possiamo non testimoniarle venerazione e
affetto.
"Vergine Santa - diciamole insieme -
accetta ancora oggi di essere nostra madre,
mentre la morte sembra incombere sulla nostra
povera umanità. Siamo fragili, incapaci di conversione,
e, vergognosi del nostro stato,
non osiamo più supplicare il Cielo.
Tu, però, Maria, non puoi, come madre,
non amarci, in quest’ora di dolore,
né potrai consentire che, per noi, si
chiuda la porta della speranza.
La prova lunga e terribile ci fa, supplichevoli,
ricorrere a Te, Regina degli Angeli,
perché Tu prenda a cuore soprattutto
le nostre famiglie, perché siano arricchite di una
dose di amore materno, paterno, filiale
in più, di quello odierno. La vita e la salute, fisica e morale,
illuminino i nostri giorni: sia questo il tuo
dono speciale, nostra dolcissima Madre del Cielo".
Autore: Mariagrazia Camassa
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