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Data: 24/06/2021 - Ora: 17:45
Categoria:
Cultura
ice S. Agostino
infatti: "Ama e fà ciò che vuoi"
In questa pagina del Vangelo di Marco la forza dominante è la fede,
presentata dell’Evangelista come dono, fatto all’uomo, per renderlo capace
di adeguare l’atteggiamento del proprio cuore alla volontà di Dio.
Vanno incontro a Gesù, spinti dal male fisico e dal dolore, una donna
emorroissa curata da medici, durante dodici anni, con risultati di
aggravamento della situazione, e Giairo, capo della sinagoga, la cui figlia,
preadolescente, è agonizzante. La emorroissa crede che le basterà toccare
un lembo del mantello del Nazareno per uscire dalla sua malattia, cosa che
infatti le accade, in forza della sua fede nel Signore. Gesù la cercherà tra la
folla conscio della guarigione offertale, e si troverà davanti questa "figlia"
umilmente inginocchiata. La donna, senza tergiversare, Gli racconta la sua
condizione disperata che l’ha convinta a cercare, nel semplice contatto con
l’abito del Maestro, la guarigione. Il Nazareno esalta la fede
dell’emorroissa non l’evento della salute da lei riacquistata. Il miracolo
infatti è la trasformazione del cuore umano da incredulo in credente. Il
resto è solo conseguenza.
Se commuove l’umile sincerità della donna guarita, nel capo della
sinagoga stupisce la fiduciosa pazienza nell’attendere che Gesù lo segua a
casa per ridare salute alla figlia. Né lo dissuade dalla sua fede il messaggio
di cui è latore il servo "Tua figlia è morta". Giairo si fida oltre "la ragione"
della Parola del Signore.
Troppo spesso noi, invece, cerchiamo in Dio la forza del talismano, che
operi per noi la magia di farci superare la situazione angosciosa, come
fosse una iattura.
L’intervento divino non è una catapulta da mettere in azione contro la
mala sorte; è invece richiesta di "Misericordia", cui rivolgersi umilmente,
nella certezza di ricevere Bene, qualunque sia l’esito della nostra supplica.
Negli anni ho incontrato, fra la gente semplice, testimoni autentici,
capaci di abbandonarsi alla Volontà del Signore, fiduciosi, dopo aver
condiviso il loro poco con quanti avevano ancora meno. Se infatti non
amiamo i fratelli di vero cuore, la nostra fede potrebbe essere
inconsistente, incapace cioè di unire alla Volontà di Dio il desiderio del
nostro cuore.
La Carità è il fondamento della nostra vita cristiana. Dice S. Agostino
infatti: "Ama e fà ciò che vuoi", giacché l’Amore ti abita.
Autore: Mariagrazia Camassa
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