Il giorno

I) Nel Cielo,
azzurro, diamantino
sorge la Stella
luminosa,
accompagna il Serafino
cui Dio affida,
per gli uomini,
l’alba.
L’Angelo dell’Attesa,
quando si fa chiaro
il Cielo:
"Dio vi aspetta"
- dice -
e chi ascolta,
esultante, risponde:
- Il Signore dell’Universo
non dimentica
un solo figlio
che abita su questa
terra -.
II) Sorge lentamente
la luce, Aurora, che
tinge l’orizzonte
di divino Sorriso
e ci esorta:
"Guardate, attendete:
arriva il Sole
che Dio raffigura,
eterno, caldo, luminoso.
Nessun mortale è così bello,
né può amare tanto".
"L’Astro, che il mondo
riscalda, rivela a voi
il Risorto – ci ripete
l’Amore di Dio –
a ogni ora del giorno,
fino al Meriggio".
Il mattino ci narra
del Padre del Cielo:

Egli affida allo Spirito
la missione di fare, per noi,
l’universo più bello.
"Il Signore è con voi!
- canta la Luce –
Egli è più che Padre tenero".
III) Sembra monotono all’uomo
questo susseguirsi, sempre
uguale, del giorno alla notte,
mentre è una liturgia solenne,
Eucaristica celebrazione,
che la natura vive, come memoria.
Quando l’Astro solare
raggiunge il culmine
del Cielo, a mezzogiorno,
i suoi raggi colpiscono,
diritti, la terra.
Ogni effluvio di LUCE
porta un messaggio
d’Amore, dal Cuore di
Dio.
- Vengo – dice a noi
lo Spirito
- Vengo – fa eco
il Risorto
mentre il Padre
sorride, felice,
se l’uomo apre il
cuore a Gesù,
Pastore bello e buono,
offerto in Sacrificio,
per ognuno di noi.
Quale creatura
raggiungerà mai
tanto splendore!
Nessuna pietra diamantina,
nel suo massimo fulgore,
eguaglierà mai
il Divino Mezzogiorno!

IV) Occhio umano

non fisserà mai
il sole,
all’ora sesta, così
come nessun vivente
potrà vedere Dio,
nel suo splendore.
Il trionfo del giorno,
quando, nel Cielo,
culmina il Sole,
rivela che nostra salvezza
è il Signore.
"Gerusalemme nuova,
fulgida Sposa,
raccogli i tuoi figli,
per la divina
Gloria".
"La Pasqua è vicina
- annuncia un Cherubino –
Venite! Dio vi attende!"
Ogni uomo, redento dal Cristo,
diverrà allora
cera accesa, al fuoco divino,
Astro celeste.
I nostri corpi bruceranno
di Carità, in Dio.
Avremo occhi grandi,
fissi nell’Empireo.
Mai stanchi,
resteremo a contemplare
l’Eterno, che,
insieme con noi, Suoi
figli,
brillerà nel mondo
nuovo
come infinito,
unico
Mezzogiorno.

segue Meriggio http://www.sudnews.it/risorsa/Il_tempo__relazione_tra_Dio_e_l_uomo._Il_Meriggio/48504.html