Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Commento al Vangelo della VII Domenica del Tempo Ordinario

Data: 17/02/2022 - Ora: 13:29
Categoria: Cultura

vangelo

Domenica 20 febbraio

La prima parte del Vangelo di questa domenica ci insegna praticamente che, per vivere le beatitudini, dobbiamo superare la logica del "do ut des", che il mondo ben conosce ed applica, con il suo cuore dedito al commercio. - Che cosa mi offri?- E’ la
domanda che ciascuno di noi pone all’altro, incontrandolo, ancor prima di iniziare con lui un dialogo. Gesù, che ha sposato la nostra umanità, fin da quando viveva nel grembo di sua madre, ben ci conosce, e, prevedendo la triste fine che avrebbero
fatto le beatitudini, nelle nostre povere vite, ce ne rivela l’applicazione concreta: dobbiamo appropriarci della Misericordia divina, che LUI, Figlio primogenito del Padre, cede gioiosamente, a noi, suoi fratelli, perché gli somigliamo almeno un po’.
Solo se siamo misericordiosi, infatti, sapremo amare chi non ci ama, prestare il nostro a chi non vuole o non può restituircelo, perdonare chi ci fa del male... potremo cioè diventare un po’ come Gesù Cristo.
Della misericordia avevo sentito parlare molto e, da tempo, ma solo qualche giorno fa, in un convegno, ho veramente appreso la portata di questa realtà divina (Dio è misericordia) e ho provato una "tenera meraviglia".
Vi dico ciò che ho appreso: Dio (Trinità) si fida tanto di noi che ci offre la sua misericordia -"spazio di vita Sua"- perché noi, a nostra volta,-sani o malati- santificati o peccatori-, quando incontriamo gli altri, possiamo accoglierli e farci accogliere
contemporaneamente in questo spazio, per comunicarcelo vicendevolmente. Nel più meschino degli uomini, nel più povero, infatti così come in me e in te, vive la Misericordia, come energia e luogo della relazione che Dio stesso ci offre perché noi
ce la doniamo.
Quale il segreto per rendere ciò possibile? Avvicinarci al fratello, vederlo, toccarlo... (per un po’ di tempo ancora con la mascherina!) perché, solo conoscendolo davvero, possiamo "guarirlo" dal suo deficit e farci guarire dal nostro! È urgente che usciamo da noi stessi -come dice il Papa-, se vogliamo davvero vivere il Vangelo.
Che cosa mi ha meravigliato di questo discorso? Che Dio, pur conoscendoci, si fidi di noi, tanto da affidarci il suo cuore (misericordia), perché noi lo offriamo agli altri, dei quali, invece, noi, diversi dal Padre, non sappiamo ancora fidarci!!! La misericordia, buona maestra, c’insegnerà finalmente a vivere l’Amore vero…, speriamo.

Autore: Mariagrazia Camassa

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2024
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati