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Data: 27/05/2022 - Ora: 09:49
Categoria:
Cultura
Più che una separazione da noi, l’Ascensione di Gesù è quindi la Sua promessa di presenza "diversa" nella
nostra vita e nel mondo: e il Paraclito la confermerà.
Prima di parlare di Gesù asceso al Cielo (o assunto presso il Padre), dobbiamo comprendere il contesto in
cui si realizza l’Evento.
Il valore che la Parola di Dio attribuisce al termine "Cielo" è quello di "condizione nobile, alta", nella quale
individuiamo le realtà superiori a quelle usuali, banali di uso quotidiano. Né il Paradiso è un luogo
infrastellare, bensì una dimensione tutta spirituale, divina che noi possiamo già,in modo semplice,
sperimentare presente nel nostro cuore, quando, pregando, facciamo posto a Dio, nella nostra vita.
Il "Suo Regno" quindi è vicinissimo a noi; la dimensione cui questo appartiene infatti è sì diversa da quella
umana, pure a noi è già nota, giacché riguarda la nostra anima, per sua natura, spirituale.
La realtà che ci aspetta nell’Oltre, per intenderci, è simile alla situazione che vivono nella stessa casa, i
familiari, che stando in camere diverse, non si vedono, ma sanno di trovarsi in ambienti limitrofi, nella
stessa abitazione.
Questo preambolo ci serve per capire l’Evento di cui parla il Vangelo e la nostra relazione con Dio.
Quaranta giorni dopo la Pasqua, Gesù, prima di tornare al Padre lascia il suo testamento per i discepoli di
tutti i tempi "Amatevi come Io vi ho amati! Annunciate a tutte le genti il Vangelo! Vado a prepararvi un
posto nella casa del Padre. Vi manderò il mio Spirito che vi renderà capaci di essere miei testimoni e di fare
cose ancora più grandi delle mie!" Di fatto, Gesù Risorto cambierà il modo di stare con noi, ma, non
essendo più soggetto ai limiti del tempo e dello spazio, imposti dalla sua prima condizione umana, vivrà in
noi, con il Padre! Se Lo accoglieremo.
Più che una separazione da noi, l’Ascensione di Gesù è quindi la Sua promessa di presenza "diversa" nella
nostra vita e nel mondo: e il Paraclito la confermerà.
Se viviamo il comandamento dell’Amore, come ci è stato consegnato dal Signore, già siamo incorporati nel
Cristo e, fin da oggi, chiamati a godere, nella casa del Padre.
Autore: Mariagrazia Camassa
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