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Data: 24/06/2022 - Ora: 08:47
Categoria:
Cultura
Il Vangelo di domenica
Gesù, senza incertezze, va verso Gerusalemme, luogo dell'offerta di Sé, sulla Croce, per noi, al
Padre. Ha, lungo la strada, modo di rimproverare i suoi discepoli, pronti a "punire" esemplarmente
gli abitanti di un villaggio: questi, ostili alla meta, verso cui si reca il Nazareno, con gli Apostoli,
non vogliono accoglierli. Il fulcro del Vangelo di Luca, di questa XIII domenica del Tempo
Ordinario, sembra allontanarsi dal significato della Parola delle domeniche immediatamente
precedenti, mentre ha , come fondamento, in armonia con le solennità della Pentecoste e della
Trinità, la nostra relazione di figli, con il Dio uno e Trino, fondata sul Battesimo. Dalla iniziale
consacrazione battesimale, dipende infatti tutta la nostra vita, con la qualità delle sue scelte e il
destino ultimo, che ci viene offerto da Gesù Cristo. La sequela cristiana, cui il Signore fa
riferimento, rispondendo ai due personaggi, senza nome, che ci rappresentano tutti, mentre va a
morire, non è un semplice accidente esistenziale, da posporre ai "vari impegni, umani", ma è la via
maestra, lo scopo reale, per cui siamo stati chiamati a vivere. Essere cristiani è un grande privilegio
e, al contempo, una grande responsabilità: siamo noi i testimoni attuali del Vangelo, i suoi
annunciatori, pronti a offrire anche noi stessi (come il Cristo! ) per l'umanità. Spesso confondiamo il
nostro impegno professionale, sociale, politico, che ci distingue e diversifica, con la nostra
vocazione iniziale che è invece quella di credenti, battezzati. Rischiamo così di vivere da
frantumati, in preda a nevrosi e grave scontento. Certamente il "modo" di attuare relazioni umane,
impegni familiari e lavorativi, sarà la cartina di tornasole che ci rivelerà (speriamo!) buoni credenti
e testimoni, coerenti, nel mondo, della nostra fede.
Nel Battesimo, la nostra figliolanza divina.
Il Battesimo non è un semplice rito,
un segno capace di cambiare
l'umana condanna iniziale
in magnanimo perdono divino.
Molto di più!
E’ il Sacramento-Evento,
nel quale la Vita, attinta dal Crocifisso,
viene offerta all'umanità che, in Eden,
condannata all'inferno,
potrà, per il Battesimo, godere
eternamente di Dio, Suo vero Padre.
L'amore del Cristo!
A nessun innamorato, su questa terra,
sarà mai offerto di "conoscere" l'Amore vero!
Soltanto il Crocifisso ha, da sempre,
desiderato i Suoi discepoli,
ancor prima che questi, fragili e poveri,
nascessero. LUI solo ci ha amati eternamente.
La Sapienza bambina.
Signore Gesù, Sapienza del Padre,
commuove contemplarti piccino,
divertito a rotolare,
durante la creazione,
sul nostro pianeta, ancora in formazione.
Giocavi allora, felice,
con i figli dell'uomo, che avevi
appena predestinato a nascere.
Autore: Mariagrazia Camassa
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