"I figli di questo mondo prendono moglie, prendono marito... Quelli che sono figli della Resurrezione... Sono
uguali agli angeli...". "Dio non è dei morti, ma dei viventi perché tutti vivono per LUI".
La Resurrezione cui Gesù ci ha destinati non è una forma di rinascita umana, un tipo di ritorno allo stato di
premorte; è molto di più: godremo dello stato del Risorto stesso, saremo letteralmente "cristificati",
illuminati dalla vita di Dio. L'Amore ci trasformerà in Sé stesso!
Il Paradiso, per i cristiani credenti, corrisponde alla vita dei beati. L'agente della nostra cristificazione è lo
Spirito Santo, già Autore della Resurrezione di Gesù, dopo la Sua morte di Croce. Il Nazareno spiega ai
Sadducei cavillosi, in malafede, che, nella vita eterna, non ci saranno più le nozze che celebriamo sulla terra
perché non avremo più il nostro corpo, cui è affidata la riproduzione della specie, ma diverremo simili agli
angeli, che amano al modo di Dio stesso. L'Amore, Santo Spirito, avvierà il nostro essere terreno, dotato dei
requisiti umani che ci rendono coniugi e genitori, sulla terra, verso l’esperienza spirituale, che avremo in
comune con Dio, l'Eterno. E di LUI e in LUI godremo. Questa è la Vita vera, che ci attende, se lo vogliamo,
dopo il Ritorno di Gesù, e il suo giudizio, sul mondo, sulla nostra sequela "fedele", a LUI, nostro Salvatore.