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Data: 10/11/2022 - Ora: 09:40
Categoria:
Cultura
Commento al Vangelo della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario
Si definisce apocalittico il Vangelo di Luca di questa domenica perché fa esplicito richiamo alla
fine del mondo e alla Parusia (= ritorno di Gesù, come giudice sulla terra).
Questa scelta della chiesa è dovuta anche alla fine dell'anno liturgico, che, dalla I domenica
d’Avvento , darà spazio al nuovo. Di certo, questo nostro vecchio mondo non durerà in eterno:
Dio offrirà un "mondo nuovo" all'umanità che vivrà da "risorta", nella fede profonda del Cristo
Risorto. Non è prevedibile però se questo mondo attuale avrà una fine catastrofica o graduale, come
una nuova nascita. Come in epoche precedenti, anche la nostra vive di eventi drammatici (catastrofi
naturali, guerre, pandemie) che fanno pensare alla fine definitiva dell'attuale sistema naturale; Gesù,
però, nel Vangelo annuncia che tali "eventi" di rottura non sono subito la fine. Non dobbiamo
valutare "i disastri" possibili, alla maniera dei Medievali, che, già al termine dell'anno 1000, erano
pronti all'Apocalisse. Non è il tormentone, circa il "come" e "il quando", ci sarà l'evento finale, cui
vuole introdurci oggi la Parola di Dio, bensì vuole mettere in risalto la promessa di Gesù ai credenti
perseguitati: "lo vi darò parole giuste e sapienza per difendervi quando sarete perseguitati e
condannati, anche dai vostri familiari", ed ancora "Neanche un capello del vostro capo andrÃ
perduto&"(essendo preziosi agli occhi di Dio), ed infine "Con la vostra perseveranza salverete la
vostra vita" (= eternità )".
Ogni pena cioè, sarà altamente meritoria, per chi rimane fedele al Signore. Già all'inizio, la Chiesa,
nel suo Capo, Gesù, e nei suoi discepoli ha subito persecuzioni, martìrii, che ancora oggi
continuano, in molti paesi. In Italia, alcuni anni fa, fu ucciso a Palermo don Pino Puglisi, per la sua
vita cristiana, di Pastore coerente, che gli aveva portato al seguito molti giovani, sottraendoli alla
mafia. L'autenticità della nostra fede è affidata a testimoni di tutti i tempi, coerenti e coraggiosi,
capaci anche di morire per Gesù e per il Vangelo.
Autore: Mariagrazia Camassa
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