Seconda Domenica d'Avvento.

Avvento: Tempo di attesa.
Nella comune meraviglia,
taccia la nostra voce
per lasciar libero il cuore
di salmodiare, festoso.
Su agili note egli canta:
"Lode al nostro Dio,
che viene tra gli uomini.
Egli è Re; è Amore!
Pure umile e povero Gesù nasce,
per morire sulla Croce,
nell'offerta totale di Sé stesso, per noi.

Commento al Vangelo.

L'evangelista Matteo, in questa seconda domenica d'Avvento, ci presenta Giovanni
Battista, profeta, scelto da Dio, per preparare la venuta al mondo di Gesù. Nato da
Zaccaria ed Elisabetta (cugina della Vergine Maria), il precursore del Messia è un
uomo integro, che conduce vita eremitica, nel deserto della Giudea. Veste una pelle
di cammello, stretta ai fianchi con una cintura di pelle; si nutre di cavallette e miele
selvatico. Per il modo di vestire e per l'irruenza della parola, il Battista ricorda il
profeta Elia, del quale evoca soprattutto la passione e la purezza dei costumi morali.
Presto si diffonde nella Giudea ( Gerusalemme) la sua fama, che spinge presso di lui
molta gente, desiderosa di ricevere il battesimo di penitenza, nelle acque del fiume
Giordano.
Gesù dirà, del suo precursore, "Nessun nato di donna è grande come il Battista".
Resta certamente unico per la coerenza fra stile di vita e parola annunciata. Realizza
la sua missione profetica senza mezzi termini: si scaglia infatti contro farisei e
sadducei, che dichiara inconvertibili, mentre si dichiara, umilmente indegno, di
portare i sandali del Messia veniente, nelle cui vesti, pure, non pochi suoi
contemporanei lo indicano. La vita solitaria, il silenzio del deserto rendono
quest'uomo di Dio profondamente ispirato nel parlare del Battesimo di fuoco e di
Spirito Santo che amministrerà Gesù; da grande contemplativo farà riferimento "al
granaio" nel quale il Messia conserverà i "Suoi " ("Verrà dopo di me - egli dirà - uno
che è più forte di me"..."Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco"... "Raccoglierà il
suo popolo nel granaio" (=presso di Sé, salvo).
Proprio il Battesimo cristiano, istituito dal Signore ha la grazia capace di renderci
salvi, partecipi cioè della Sua stessa vita, che è Vangelo, che è Carità.