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Data: 01/12/2022 - Ora: 11:16
Categoria:
Cultura
La Redenzione degli uomini, realizzata dal Cristo, le richiederà infatti l'abnegazione totale
di Sé stessa, soprattutto nel momento della Crocifissione
Significato di questa solennità mariana. Importanza dell'Annunciazione per la nostra vita di credenti.
Nell'originario disegno di Dio, tutti gli uomini, creati a Sua immagine, avrebbero dovuto conservare
l'immacolatezza dell'animo, proprio come Maria, che rimane pertanto il prototipo della bellezza creaturale
iniziale. Oggi con gioia contempliamo nella Vergine lo splendore della tutta Santa! Con la colpa d’origine,
Adamo ed Eva deturparono il nostro stato creaturale, pure con le sue drammatiche conseguenze, il peccato
non ha però avuto l'ultima parola sul nostro destino finale. Il Creatore infatti, impietositosi, di fronte alla
perdizione cui gli uomini andavano incontro, progettò la nostra redenzione, ad opera del Verbo. Questi,
dovendo nascere uomo tra gli uomini, al fine di ristabilire la prima relazione con l'Abbà , ebbe bisogno della
madre. Lo Spirito Santo per questa missione speciale scelse Maria di Nazareth: per le sue doti umane
(semplicità , limpidezza, umiltà ) e per la fede straordinaria, accompagnata da obbedienza e da capacità di
abbandono alla volontà del Padre offertale dal Cielo. L'Annunciazione, di cui oggi parla il Vangelo, è la
meravigliosa manifestazione della incomprensibile Missione che l'Altissimo affidava a Colei che Egli aveva
scelta come madre di Gesù, Verbo divino. La giovane nazaretana, già al saluto dell'Arcangelo Gabriele,
prova grande stupore: non comprende, anche perché umilissima, il senso delle parole di saluto. Allorché
però il Messo Celeste risponde alla sostanziale domanda Mariana ("Come potrà avvenire questo? Non
conosco uomo!"), ella accoglie la divina chiamata, senza riserve, certa che a Dio non sarebbe mancato il
modo di realizzare il Suo meraviglioso disegno. Infatti sarà lo Spirito a renderla madre, senza concorso di
uomo. Che il Signore potesse concretizzare i progetti impossibili le fu chiaro: Elisabetta, ormai anziana, era
già incinta da sei mesi! Questa pagina del Vangelo di Luca ci rivela chiaramente che la Madonna è, per noi,
modello di fede. La Redenzione degli uomini, realizzata dal Cristo, le richiederà infatti l'abnegazione totale
di Sé stessa, soprattutto nel momento della Crocifissione. Questa resta inoltre la discepola obbediente del
Signore e accoglie, come Madre tenerissima, l'intera umanità . La Chiesa ce la propone come esempio per
queste sue caratteristiche, da imitare, includendo anche la Maternità di Maria che è, per noi, invito a
divenire più generativi della vita di fede dei fratelli.
L'amore in Dio.
La parola di Dio ti raggiunge,
ancor prima della prova! Dice la Bibbia:
-Egli è Padre: ama tutti i viventi;
sani o malati, fedeli e non credenti.
Nulla può esistere al mondo
che Dio non ami, né continuerebbe ad essere
ciò che LUI smettesse di amare-.
Se i non credenti provassero, una volta sola,
a farsi attraversare il cuore dal Signore,
la loro disperazione diverrebbe gioia
e la incredulità che li affligge si trasformerebbe in fede.
Quanti increduli, come Saulo, sono destinati, dall’Abbà di Gesù,
a divenire i Suoi discepoli, fervorosi credenti!
Sarà la fede, unica, ineguagliabile,
di Maria, a renderla prima discepola del Signore,
quindi Sua Madre, sempre Vergine.
La fede rende nuova la vita di chi crede.
"Perché credi?" mi si chiede,
a costoro io rispondo nel più semplice dei modi:
"perché cammino, amo,
parlo, prego..., cioè vivo...
La fede fa parte di me, del mio essere!
Dio mi è accanto sempre;
quando sono felice e scelgo di fare il Bene,
ma soprattutto se piango e mi rivelo debole...
I limiti che oggi mi costringono,
per età e salute, sono veri doni.
Se infatti io non fossi fragile, mi insuperbirei,
nell'andare speditamente, senza problemi.
Ho imparato, invece, ad apprezzare
questo modo problematico di esistere,
come capitale offertomi dal Cielo,
in grazioso prestito.
Con gli interessi, lo dovrò pure, alla fine, rendere
al buon Dio!
La vecchiaia rende umili:
sa cioè farci vedere meglio l'entitÃ
del dono della vita, sempre enorme,
perché ci viene dall'Amore incomparabile
di Dio, che è Padre generoso, provvidente.
"Se la Fede è un dono -mi risponderete-
c'è chi ne è sprovvisto, mentre altri la riceve"
-Ciò è vero!- Posso però obiettare?
"Voi avete mai implorato da Dio una vita da credenti?
È LUI che la offre a chi la chiede.
O invece la disprezzate, perché molti
tra noi, credenti, ma incoerenti vi scandalizza.
Se così fosse perdonate a noi la grave mancanza
e convertitevi al Signore, che vi renderà "fedeli".
Il Dio cristiano con chi Glielo chiede,
condivide il peso di questa vita terrena,
difficile, piena di incertezze.
GuardateLo, vi attende! Pure
per voi, Egli, dopo secoli di Storia,
rimane per amore ancora appeso sulla Croce.
Speriamo non siate ritrosi nel chiedere
al Signore la fede
perché vi sentite peccatori, indegni!
Gesù è venuto al mondo proprio
per quanti come noi, peccano più volte al giorno.
Insegna il Vangelo,
che la fragilità umana ci rende
cari al Signore! Egli, ama perdonare
e convertire quanti Gli si affidano.
Essere credenti non significa essere perfetti;
spesso si è infatti deboli, conosci però che il Padre celeste
riaccoglie presso di sé, come il figlio prodigo quanti,
allontanatisi,
fanno poi da LUI
ritorno, capendo, finalmente la grandezza
del Suo Amore.
La misericordia del
cuore divino infatti, è così potente da
trasformare vite insignificanti,
dedite all'egoismo, povere di bene,
in veri capolavori, come Agostino d'Ippona,
che, da incredulo, lontano dalla fede, si è convertito ed è venerato
tra i più grandi dottori della Chiesa.
Autore: Mariagrazia Camassa
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