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Quarta Domenica di Quaresima. Giovanni di presenta la guarigione miracolosa di un cieco

Data: 17/03/2023 - Ora: 09:20
Categoria: Cultura

quaresima

Siamo molto simili ai giudei dei tempi di Gesù!

Giovanni, in questa quarta domenica di Quaresima, ci presenta la guarigione
miracolosa di un cieco nato, ad opera di Gesù, che si prodiga, con la Sua catechesi, a
seguito di tale evento, ad illuminare anche la nostra povera fede. Egli, Messia inviato
dal Padre, è la Luce del mondo: chi crede in LUI "vede", mentre divengono
"spiritualmente ciechi", quanti si rifiutano di accoglierLo. Emerge nel contesto della
guarigione del "non vedente" la malizia dei giudei che tendono continui tranelli al
Nazareno, colpevole di non attenersi ad alcune regole formalistiche
veterotestamentarie (tra le quali, il riposo assoluto nel giorno di sabato). Gesù,
secondo i suoi ostinati oppositori, compirebbe prodigi e guarigioni, solo con l'aiuto
del demonio. Colpisce inoltre la pusillanimità dei genitori del "guarito
miracolosamente": questi, per paura delle minacce dei giudei, dicono di ignorare il
nome dell'Autore del prodigio, che ha reso la vista al figlio. Colui che finalmente
vede, invece, sostenuto moralmente dalla folla dei credenti nel Messia, dimostra ai
detrattori del Signore la loro insipienza, nonostante dovrà patire la loro ira, che
prevede. Il Maestro ha già dovuto spiegare ai suoi discepoli che la cecità dell'uomo,
che LUI guarisce, non è causata da colpe personali, né dei suoi familiari.
-Era ancora incredulo il cuore dei suoi, legati ad una immagine di Dio incline al
castigo, mentre il Padre del Cristo guarisce generosamente gli uomini, non secondo i
loro meriti.-
Quanta comune cecità c'è da riconoscere in noi presente, confrontandoci con il
Vangelo odierno! All'origine dei nostri conflitti personali, familiari, sociali non c'è
forse molta povertà di fede? Tendiamo spesso a colpevolizzare i deboli, mentre
siamo incapaci di contestare i forti inattaccabili, di cui abbiamo paura. Quante
opinioni menzognere utilizziamo per non riconoscerci colpevoli, nei confronti degli
spettacoli di morte nel Mediterraneo! I paesi occidentali sono intoccabili, da parte di
migranti che lasciano la loro terra, teatro di guerre e di politiche disumane.
Dimentichiamo spesso purtroppo le nostre rapine nei continenti da cui questa
povera gente giunge fino a noi. Siamo molto simili ai giudei dei tempi di Gesù!
Speriamo che la nostra cecità trovi compassione presso la misericordia di Dio,
sempre che noi ci decidiamo finalmente a convertire il nostro cuore, da incredulo in
"fedele", e a cambiare la nostra avarizia in carità fraterna verso i lontani, i poveri e
gli esclusi, che ci chiedono accoglienza per riuscire a vivere.

Autore: Mariagrazia Camassa

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