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Data: 28/03/2024 - Ora: 10:06
Categoria:
Cultura
La Pasqua odierna ci annuncia questa Novità
esistenziale: non patiremo più divisioni fra noi
Carissimi,
Con tutta la gioia che sentiamo in cuore, vi annunziamo "la Pasqua del Signore",
concretamente significata dal "passaggio" irreversibile, nella storia dell'umanità ed
in ciascuno di noi, dalla condizione di "mortalità" alla vita piena, eterna nello stesso
nostro Dio, Padre di Gesù. Dopo la Resurrezione del Cristo, infatti, tutti gli uomini
credenti, o almeno aperti alla fede in LUI, sono destinati a fondersi in una unità
solidale, alimentata dalla Carità, contro cui il male e la morte definitiva non hanno
più alcun potere. Tale è la Chiesa nel sogno di Dio. L'esistenza cristiana terrena,
sostentata dalla preghiera, dai Sacramenti e dalle opere di Misericordia fraterna, già
ci fanno pregustare la nostra futura convivialità nell' Oltre, quando insieme, senza
divisioni di sorta, parteciperemo, durante il giorno, senza tramonto, alle Nozze del
Cristo Risorto con la umanità redenta. La Pasqua odierna ci annuncia questa Novità
esistenziale: non patiremo più divisioni fra noi, il Risorto illuminerà l'intimo di
ciascun uomo della Sua gioia vigorosa, che si esplicherà nello "stare"
incondizionatamente gli uni per gli altri, senza ombra di risentimento o di malessere
individualistico. Giungeremo alla festa delle Nozze eterne, purificando oggi i nostri
sguardi, prodighiamoci nell'aiuto fraterno, accogliendo in noi Gesù, che ama abitarci
tanto nell'intimità personale, quanto nella Comunità ecclesiale. Lasciamoci
accompagnare nel vivere la Pasqua terrena dall'attualizzazione del Vangelo di
Giovanni: questa mattina, al seguito della Maddalena, anche noi ci avviamo al sepolcro di
Gesù, per onorarne le spoglie, ma...! La pia donna che ci precede, ad un tratto, si
ferma, parla, piange, quindi torna verso di noi, che siamo ormai a pochi metri da lei
e, a voce alta, tra il riso e il pianto, ci comunica: "Gesù è Risorto! L'ho visto, mi ha
parlato. Corro al cenacolo, ad informare i "Suoi"... li attende in Galilea... Andateci
anche voi! "
Da questo momento la vita cambia: nell'aria si respira un intenso profumo di
primavera; la terra sembra grembo materno fecondo, pronto al parto di una
umanità viva, in attesa di risorgere, al seguito del Suo Signore. Il tempo, fino a poco
fa, semplice successione di ore, di giorni, è divenuto Kairos, espressione di salvezza.
Anche il creato è reso più bello da un vigore nuovo. Persino il "dolore" che, prima
della morte del Cristo in Croce, era ritenuto "castigo- maledizione", viene ora
elevato a strumento di salvezza, tanto che l'uomo che patisce, se offre il suo dolore
con quello del Crocifisso, è partecipe dell'umana Redenzione.
Autore: Mariagrazia Camassa
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