L’Aids (sindrome da immunodeficienza acquisita), causato dal virus HIV, è stato identificato nel 1981. Da quel momento, sono stati approvati circa una ventina di farmaci per il trattamento dell’infezione da HIV, un retrovirus, da cui la denominazione di farmaci retrovirali. Nonostante essi riducano sia i morti che le nuove infezioni, sono costosi e non sono disponibili in tutti i Paesi. Si pensava che non esistesse una cura o un vaccino per eliminare definitivamente l’HIV dal corpo ma, recentemente, la ricerca ha stupito il mondo intero.
E se il veleno d’ape potesse contribuire alla lotta contro l’Aids? Degli studi effettuati dalla Washinghton University School hanno dimostrato che alcune sostanze contenute nell’apitossina possono attaccare le cellule del virus HIV, senza eliminare quelle circostanti. La tossina porterebbe alla formazione di buchi attraverso il guscio protettivo del virus. Quest’ultimo si attacca alle cellule attraverso dei "paraurti", ovvero particelle che nel momento in cui agisce la tossina, non contagerebbero più. Tutto ciò ha portato alla creazione di nuovi prodotti di prevenzione come, per esempio, gel intimi. Questo nuovo farmaco è legato all’antica pratica dell’apipuntura, una tecnica usata anche da personaggi come Carlo Magno e Ivan Il Terribile per alleviare i dolori provenienti dalla gotta. L’unico rischio da tenere in conto, in caso di pratica scorretta, è lo shock anafilattico che può portare alla morte del paziente.
Guarire dall’HIV con le cellule staminali- Dalla Germania arriva una clamorosa notizia: un paziente americano è guarito dall’HIV dopo una terapia basata sul trapianto di cellule staminali associato a chemioterapia. Ma, l’assurdità ancora più sorprendente è che l’uomo era contemporaneamente affetto da una leucemia mieloide, un cancro che affligge il sistema immunitario. Al momento, a tre anni e mezzo dal primo intervento, il paziente non mostra alcun segno di leucemia e di replicazione virale, e il suo sistema immunitario è tornato alle condizioni normali.
Un latte speciale contro l’HIV- Un’altra incredibile notizia ci giunge, questa volta, dall’Australia, dove un team di scienziati della Melbourne University ha vaccinato delle mucche gravide con proteine dell’HIV. Analizzando il primo latte prodotto dagli animali subito dopo il parto, gli scienziati hanno scoperto che in esso erano presenti degli anticorpi contro il virus. Testando gli il latte si è scoperto che può proteggere dall’HIV in quanto contiene anticorpi specifici che si legano al virus impedendogli di entrare nelle cellule umane e di infettarle.
La scienza allarga sempre più i propri orizzonti garantendo che le frontiere dell’AIDS saranno abbattute in quattro anni.

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