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Data: 27/02/2017 - Ora: 10:09
Categoria:
Cultura
In occasione del 95mo anniversario di nascita, in ricordo dell'incontro con la Comunità calimerese, nella sua ultima presenza pubblica
Domenica 5 marzo alle ore 11.00, in coincidenza con il 95^ anniversario di nascita di Pier Paolo Pasolini, per iniziativa del Comune di Calimera, in collaborazione con il Centro Studi "Pier Paolo Pasolini" di Casarsa della Delizia, sarà scoperta a Palazzo Mayro-Murrone, la "Pietra Poetica" dedicata al ricordo della presenza di Pier Paolo Pasolini a Calimera il 21 ottobre 1975 che fu anche l’ultimo suo incontro pubblico.
Per l’occasione, sarà presente Angela Felice, direttrice del Centro, che ha sede nella casa materna di Pasolini. Il Poeta sarà evocato attraverso le suggestioni del tempo, nella corte attigua al Palazzo: saranno riproposti, a cura di Antonio Castrignanò, Ninfa Giannuzzi e Luigi Marra, alcuni brani di musica popolare salentina in griko e in dialetto romanzo. La proposta del ricordo poetico, è nata da Alessandro Turco che già nel maggio 2014 aveva realizzato a Lecce un evento evocativo della presenza di Pasolini, immaginandolo ancora alla ricerca di voci, di visioni, di incanti rituali nel Salento, proprio come successe il 21 ottobre del 1975. Quel giorno, dopo aver tenuto nella mattinata a Lecce la lezione-dibattito "Volgar'eloquio", Pasolini partecipò nel pomeriggio con Piromalli, Buratti e i docenti del corso "Dialetto e scuola" alla visita di studio a Calimera per l’ascolto dei tradizionali canti popolari salentini in lingua grika, invitato dal prof. Rocco Aprile. Il passaggio di Pasolini venne immortalato dal fotografo calimerese Antonio Tommasi.
Il ricordo del Poeta, attraverso un segno tangibile, è un simbolo. Dobbiamo a Pasolini, infatti, la rinascita dei dialetti come cultura autoctona; gli dobbiamo la Poesia Civile come disperato anticonformismo politico. Gli dobbiamo la diffidenza contro la gregarietà dei mass media e la denuncia dell’orrore del conformismo. Gli dobbiamo la difesa del "diverso".
Pasolini lasciava dappertutto l’orma di un’intelligenza superiore. Era un io antico che percorreva tutte le civiltà. Tracce di memoria e di futuro, tutto questo racconterà il segno che sarà posato sul Palazzo di via Mayro a Calimera.
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