Dopo l’auto convocazione davanti al Municipio di Gallipoli, Cgil Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie dei pensionati Spi, Fnp e Uilp, avevano ottenuto per il 4 dicembre, la riunione con l’Ambito sociale di Gallipoli in vista della scadenza dei termini (14 dicembre) per accedere ai 12 milioni di euro dei fondi del Piano di azione e coesione destinati agli Ambiti della provincia di Lecce per qualificare servizi per infanzia e per gli anziani non autosufficienti.

La riunione è però ritenuta insoddisfacente da parte della Organizzazioni sindacali che ne segnalano le disfunzioni e assenze in una lettera inviata oggi, 5 dicembre, al responsabile dell’Ambito Sociale di Gallipoli, ai sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Ambito e al Direttore del Distretto sanitario di Gallipoli, chiedendo una riunione urgente.

Di seguito il testo della lettera.

Al Responsabile dell’Ambito Sociale di Gallipoli

Ai Sindaci dei Comuni componenti dell’ambito

Al Direttore del Distretto Sanitario di Gallipoli

e p.c. Alle Segreterie Regionali di CGIL-CISL-UIL

SPI- FNP-UILP

Nella serata di ieri, 4 dicembre, si è tenuto, su sollecitazione delle scriventi, l’incontro al comune di Gallipoli tra le organizzazioni sindacali e i referenti del Distretto Sanitario e di Ambito per esaminare nel dettaglio le scelte di riprogrammazione del Piano sociale territoriale e del Piano di azione e coesione per i servizi di cura per anziani ed infanzia – annualità 2013/15.

La preoccupante e peculiare situazione dell’ambito di Gallipoli, caratterizzato da un’enorme quantità di residui dello stanziamento del piano di zona precedente, pari a euro 5.739.974,37, avrebbe richiesto la completa presenza istituzionale che è risultata invece assente.

Infatti riteniamo pregiudiziale, in occasione della riprogrammazione, uno straordinario impegno da parte di tutti i protagonisti del processo per un utilizzo pieno e fattivo delle suddette risorse cui vanno ad aggiungersi quelle rivenienti dal terzo Piano sociale regionale e dal Pac.

Tenuto conto di questa situazione appare ancora più contraddittoria la ristrettezza delle risorse messe a bando, per altro su servizi fondamentali quali PUA, UVM, Segretariato sociale che dovrebbero, inoltre, essere svolti dal settore pubblico e per un numero di ore congrue a garantire il diritto di informazione e di accesso alla cittadinanza tutta, ben superiore alle 18 previste.

L’entità delle risorse disponibili offre infatti l’occasione per l’infrastrutturazione del territorio con servizi diffusi, di qualità e innovativi come nel caso dei servizi educativi destinati all’infanzia che, come previsto dal finanziamento Pac, possono essere implementati ma anche diversificati per rispondere ai sempre più complessi bisogni di conciliazione delle famiglie.

La ristrettezza dei tempi e la necessità di non disperdere risorse e opportunità preziose, ci inducono a richiedere una riunione urgente, alla presenza di tutti i soggetti interessati (Responsabili di Ambito e di Distretto Sanitario, Sindaci, Sindaci dei Comuni afferenti, Distretto Scolastico) al fine di realizzare l’utilizzo pieno delle risorse attraverso un percorso di progettazione concertata.

Attraverso tale tramite è possibile e necessario creare una rete di opportunità occupazionali non residuali e che quindi garantiscano qualità di intervento nei servizi erogati e nelle condizioni di lavoro, evitando, di conseguenza bandi come quello pubblicato sul sito per il reperimento delle professionalità relative a numerose funzioni strategiche di ambito e del quale si richiede l’annullamento.

Il permanere di detta situazione può pregiudicare la condivisione del piano da parte delle scriventi e la sottoscrizione del relativo protocollo.