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Data: 26/05/2016 - Ora: 10:16
Categoria:
Attualità
Il paziente, anche con più patologie, viene curato in ambulatorio in un solo giorno
E’ una rivoluzione quella che si è impegnata ad attuare il direttore generale della Asl, Silvana Melli. Nei prossimi giorni formalizzerà i Day Service (Ds), già previsti peraltro da una delibera del giugno 2012 ma mai attuati del tutto.
Parola d’ordine: trasferire le prestazioni dei malati cronici, spesso inappropriate, dagli ospedali ai poliambulatori dei Distretti territoriali.
Per questo Melli si è fatta supportare dall’esperienza di due medici esperti di territorio: il ginecologo Giuseppe Spirto e la dottoressa Anna Maria Stomeo, responsabile della Cittadella della Salute di Lecce. I due professionisti hanno «fotografato» lo stato dell’arte della medicina specialistica in tutta la Asl. Hanno conteggiato le ore e la disponibilità dei vari medici; hanno razionalizzato gli accorpamenti fra discipline e ore di prestazioni; hanno chiesto e ottenuto dai colleghi la disponibilità a trasferirsi in altri ambulatori per recuperare efficienza.
«Hanno fatto un lavoro egregio – conferma Melli – ma questo è solo uno dei primi passi per potenziare il territorio e per orientare il paziente a fare dei pacchetti di prestazioni presso i Distretti, evitando liste di attesa».
Come funziona il Day service? Ad inviare il paziente allo specialista del Ds (diabete, ipertensione, oculistica, ecc..) sarà il medico di base. Lo specialista verifica l’appropriatezza e prende in carico il paziente in un percorso diagnostico e terapeutico, anche complesso, sia clinico che chirurgico.
In molti Distretti i Ds sono già attivi, ma non sono stati formalizzati con un codice.
«Qualcuno di questi può partire subito – fa sapere la manager Asl - per altri dobbiamo aspettare il riordino ospedaliero che ci indicherà quanti medici ospedalieri (fra quelli che non fanno i turni di notte o che sono disponibili dopo la riduzione dei reparti) possono passare sul territorio».
Intanto Melli ha già cominciato ad acquistare la apparecchiature e a potenziare il numero di ore, per riuscire ad avviare, per esempio, la Chirurgia vascolare ((25 ore), finora inesistente.
Attualmente la Asl di Lecce ha il più basso numero di ore per la "specialistica" di tutta la Puglia. Vanta un credito di 709 ore che la regione dovrà restituire e che serviranno a dare corpo alle varie branche dei Day service.
Autore: SaluteSalento
Data: 22/12/2022
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