Ancora polemiche e proteste per il taglio alle borse di studio. I crediti di merito necessari per ottenere le borse di studio vengono aumentati, sia per gli studenti delle lauree triennali che delle specialistiche.

A partire dall’anno accademico 2013-2014, il nuovo decreto ministeriale definisce un nuovo limite reddituale per poter aver accesso alla borsa di studio. La somma, che fina ad ora era uguale in tutta Italia e pari a 17.000,00 € di ISEEU, con il nuovo decreto, per le regioni del Sud, è pari a 14.300,00 €.

Disparità geografica ed economica, quindi, per gli studenti del Meridione, costretti o ad abbandonare gli studi o a emigrare verso il Nord, dove ci sono criteri più ampi per accedere ai benefici.

Oltre ad un nuovo limite reddituale, il nuovo decreto stabilisce anche un limite di età per poter presentare domanda di borsa: 25 anni per gli studenti delle lauree triennali, 32 per le lauree specialistiche. "È un criterio illogico e anticostituzionale" continua Caputo.

In particolare, questi sono dati leccesi sul numero degli studenti che il decreto escluderebbe: 392 studenti degli idonei A.A. 2012\13 non potranno presentare domanda per il prossimo anno, perché hanno un reddito ISEE compreso tra i 14.300 e i 17.000. Inoltra la quasi totalità degli studenti che alloggiano nelle residenze universitarie e provengono dai Comuni della Provincia di Lecce risulterà pendolare, poiché il tempo di percorrenza necessario a raggiungere la propria sede universitaria, criterio di definizione della figura dello "studente fuori sede", passa da sessantacinque a settantacinque minuti. La conseguenza è che percepiranno una Borsa di importo inferiore e non avranno diritto all’alloggio.