Via le auto dal Chiostro di Palazzo dei Celestini. Il braccio di ferro tra chi vuole preservare il privilegio, tra i consiglieri provinciali, di poter parcheggiare all'interno di uno dei gioielli del barocco leccese e chi invece si oppone, tra i consiglieri stessi e tra i cittadini, è molto forte, tanto forte che la sensazione è che si andrà verso il divieto tout court. Togliere le macchine dal chiostro era stato persino motivo di promessa elettorale. Così aveva detto per esempio Massimo Manera uno dei due contendenti: fuori le macchine se vincerò io. Antonio Gabellone, che poi è stato eletto secondo le nuove norme della riforma Delrio, aveva evitato di esprimersi proprio per l'appartenenza al suo schieramento di consiglieri che insistono con il mantenimento del parcheggio.

La proposta di chi si oppone è semplice: utilizzate il parcheggio voluto e realizzato dalla Giunta Ria nell'area dell'ex Gil, adiacente al Viale degli Studenti, a soli 600 metri da Palazzo dei Celestini con posteggio riservato agli amministratori provinciali e ai dipendenti della Provincia. Oggi anche il Presidente Gabellone si sfila da chi si ostina a voler il parcheggio al Chiostro. E Vittorio Sgarbi parla di sfregio. Insomma, non si comprende come mai, una cosa così semplice da farsi - chiudere il Chiostro alle auto - si porti avanti per tanto tempo facendo aumentare ed alimentare quel che fa male a tutti, l'anti-politica.

I cittadini si stanno organizzato in maniera libera e autonoma a organizzare presidi contro il parcheggio. Uno degli appuntamenti è per domenica 8 febbraio alle ore 11 presso Palazzo dei Celestini al grido: FUORI TUTTE LE AUTO!