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Data: 09/04/2013 - Ora: 11:28
Categoria:
Attualità
La CGIL invia formale richiesta
a Presidente e Dirigente Amministrativo del Tribunale di Lecce
Il sindacato Funzione Pubblica Cgil della provincia di Lecce ha inoltrato al Presidente e al Dirigente Amministrativo del Tribunale di Lecce formale richiesta d’incontro per capire le reali intenzioni in merito alla chiusura delle sezioni distaccate.
"Facciamo presente - si legge nella richiesta formale - che un riordino degli uffici giudiziari serve, ma secondo noi soltanto dopo un’attenta analisi del territorio e del bacino di utenza che consideri i carichi di lavoro e i mezzi di trasporto. Nell’ottica del miglioramento del servizio a favore dei cittadini questa paventata riorganizzazione non può avere ricadute negative proprio sull’utenza, come probabilmente sarà. Si sarebbe dovuto, almeno prima, rimodulare ed omogeneizzare i circondari, oggi notevolmente differenziati tra loro per numero di abitanti.
Si insiste col chiedere il coinvolgimento delle comunità territoriali e i sindaci e il rinvio nel nostro territorio dell’applicazione della legge (il cui termine ultimo è peraltro il 13 settembre p.v.), in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale in merito alla costituzionalità della norma, la cui prima udienza è fissata per l’8 ottobre di quest’anno.
"Abbiamo tanti dubbi sull’effettivo risparmio di spesa e del miglioramento del servizio, - continuano - atteso che, secondo i dati pubblicati durante le inaugurazioni dell’anno giudiziario, i piccoli uffici, oggetto della chiusura, sono tra l’altro ai primi posti per definizione dei tempi dei processi.
Una certezza l’abbiamo, i costi della giustizia aumenteranno per i cittadini: dalle notifiche (è stato stimato che, col nuovo assetto a Lecce, l’aumento sarà anche dell’800%), ai costi maggiori per raggiungere Lecce fino al costo dei parcheggi. Questo mentre, già nel 2013, i cittadini saranno investiti dalla Tares, dall’aumento dell’IVA e da una nuova serie di tasse locali.
L’altra amara certezza è che sarà fortemente penalizzata l’economia indotta che ruota attorno agli uffici giudiziari, dagli esercenti commerciali alle collaborazioni con i giovani avvocati.
La giustizia è una competenza esclusivamente statale: smobilitare gli uffici significa far arretrare lo Stato. Meno Stato, meno difesa dei diritti collettivi ed individuali".
Prima della fine della legislatura furono presentati due emendamenti: in uno si chiedeva il rinvio della legge sulla soppressione delle Province, in cui si incideva sui costi della politica; nel secondo emendamento si chiedeva lo spostamento di due anni della soppressione degli uffici giudiziari che inciderà, come già detto, in un aumento dei costi per il cittadino.
Il primo fu approvato, il secondo no.
Ora il Presidente del Tribunale di Lecce e i Sindaci dei Comuni della provincia interessati hanno la possibilità di richiedere l’utilizzo degli immobili per altri cinque anni: auspico lo si faccia nell’interesse dei cittadini, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale e della formazione di un nuovo Governo.
Autore: Diego Contino
Data: 22/12/2022
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