Non siamo riusciti a ottenere lo ius soli ma la Città di Lecce si appresta a promuovere un gesto forte seppur simbolico. L'idea di Salvemini e della sua giunta rientra nello spirito di integrazione che è proprio del progetto politico a cui appartiene il sindaco. "Per questo ci sentiamo fortemente impegnati - dice Salvemini - come amministrazione a ribadire loro che noi li sentiamo comunque già italiani attraverso il conferimento simbolico della cittadinanza. Lo faremo all’interno del progetto "Città Amica dei Bambini", avviato dall’Unicef in tutto il mondo e finalizzata a promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello locale al quale abbiamo aderito.
L'obiettivo principale è quello di migliorare la vita dei bambini nella città, favorire la creazione di luoghi e strumenti di ascolto a loro destinato e la partecipazione nei processi decisionali relativi alla qualità della vita.
Un percorso, della durata di un anno, che impegna l’Amministrazione a realizzare azioni seguendo i principi della Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, vale a dire l’interesse superiore del bambino, la non-discriminazione, il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, il diritto all’ascolto e
alla partecipazione.

Un ringraziamento a Patrizia Guida che ha fortemente voluto questo provvedimento".