Gesù si rivela molto sensibile al valore dell’amicizia accogliente che gli riservano Lazzaro, Marta e Maria
nella loro casa di Betania. Qui è ambientato il Vangelo di Luca, di questa domenica, che ci rivela, all’interno
delle mura domestiche, il Maestro intento ad annunciare il Vangelo, con Maria in profondo ascolto del
Signore e Marta che si dedica, come ospite servizievole, nei preparativi del pranzo. Tutto sembra svolgersi
nell’armonia finché la sorella impegnata nel lavoro, non esplode…
"Signore, dì a mia sorella che mi aiuti!".
Gesù legge nel cuore della donna operosa lo stress e il senso di abbandono patito per la mancanza d’aiuto,
quindi richiama la padrona di casa, affannata, alla prima urgenza della vita: ascoltare la voce di Dio, che ci
parla.
Anche noi, la domenica, (primo giorno della settimana) dovremmo porre nella celebrazione Eucaristica, le
fondamenta del nostro impegno lavorativo dei giorni seguenti e offrire al Signore quanto, una volta
all’opera, faremo, diremo, useremo, per ottenere da LUI, che è Padre, l’aiuto necessario a vivere ogni
attività, nella corrispondenza filiale.
Gesù rimprovera a Marta infatti non la sollecitudine ospitale, ma l’aver dato il primato "alle cose da fare",
mentre la sorella Maria nella primizia data all’ascolto della Parola- rapporto con Dio- ha scelto la parte
migliore…
A questo momento relazionale con il divino, certamente devono far seguito però anche il servizio operoso e
l’accoglienza ospitale. Luca evidenzia, cioè, le priorità che deve attribuire alla sua vita ogni discepolo del
Cristo.