Non è la curiosità che spinge Gesù a domandare agli Apostoli "La gente chi crede che
io sia", ma il desiderio di sentirsi accolto dal cuore dell'uomo che vive in sintonia
con il Padre suo.
Il risultato dell'intervista non è esaltante: per i più, l'Unigenito è un profeta redivivo.
Per gli Apostoli risponde Pietro, che, ricco di Spirito Santo , afferma "Tu sei il Cristo
(l'Unto)", ma non accoglie il destino del maestro, che stava andando a Gerusalemme
per morire in Croce. Ancora oggi molti cristiani pensano esagerato il Sacrificio del
Signore, non capendo la sovrabbondanza dell'Amore di Dio che per noi, si offre sul
Calvario e prolunga il suo dono in ogni S. Messa.
Gesù avrebbe potuto salvarci, patendo molto meno; se non lo ha fatto è stato per la
sua traboccante passione per l'uomo, che l'Abbà, suo Padre, voleva salvo!
Interroghiamoci molto sul nostro modo di percepire oggi l'Amore e su come noi
amiamo. Non possiamo, noi cristiani, non riconoscere Gesù il modello da seguire se
vogliamo con LUI risorgere, con molti nostri fratelli.
Bisogno di conversione
Anche noi pagani del XXI secolo abbiamo bisogno di riconoscere in te, Gesù, il Cristo,
così come fece Pietro, anche a nome degli Apostoli.
E proprio perché Tu sei l'Unto del Signore non potrai mai non amare tutti gli uomini,
spesso poveri, increduli, fino ad offrire interamente Te stesso, morendo sulla Croce
e perpetuandone poi il Sacrificio.
Rendi capaci anche noi di amarci, a Tuo modo, non disdegnando, Signore, di donare
ai nostri fratelli noi stessi, senza riserve.
Conoscerti, Dio, beata Trinità, è il solo miracolo, capace di trasformarci in figli tuoi,
redenti.