Strano davvero questo Re dell'Universo, che ha per trono la Croce, per corona, sul capo, aculei pungenti di
spine, come pietre preziose, gocce del suo sangue, e si espone, piagato, sul monte Calvario, oltraggiato dai
capi del popolo e dai sacerdoti. Tutti gli astanti si aspettavano un suo miracolo: "Scenderà dalla Croce, LUI
che ha salvato tanti, non salverà sé stesso?". Dio, inchiodato tra due furfanti, che ne condividevano la
grande, umiliante pena della Crocifissione... Dei Suoi c'erano, sotto il patibolo, sua Madre, la Maddalena,
convertita da una vita di peccato, e uno solo dei suoi Apostoli, Giovanni, che all'ultima Cena, Gli aveva
appoggiato sul petto il capo. La natura si sconvolge davanti al Suo Creatore, morente, beffeggiato dagli
stessi uomini, che è venuto a redimere...! Uno dei due ladroni, con lui crocifissi, chiede al Cristo morente di
essere "ricordato" nel Suo Regno divino: e sarà salvato (= sciolto dai peccati che lo rendevano schiavo!); di
lui sappiamo, con certezza, per le parole rivoltegli dal Cristo ("Quest&'oggi stesso sarai nel mio Regno) che è
un beato!
Abituati, come siamo, ai paludamenti dei sovrani di questo mondo, possiamo solo meravigliarci che il
nostro Dio abbia voluto, per Sé, un trionfo assai diverso; Glielo ha imposto l'Amore che nutre, da sempre,
per noi: ha scelto la Croce per farne il Suo Talamo (letto nuziale), il Suo trono (luogo da cui regna) e il Suo
altare( mezzo da LUI scelto per espiare i nostri peccati). Cercatevi, in internet, il Crocifisso di San Damiano;
San Francesco ben vi rappresenta Gesù Cristo Re, sulla Croce, che è divenuta trono, su cui Egli regna
universalmente, e per sempre perché così è piaciuto al Padre.