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Data: 04/03/2014 - Ora: 16:08
Categoria:
Economia
"Lo Scalo Merci di Surbo sia comunque restituito al traffico merci"
Già da tempo Confindustria Lecce si sta adoperando per la riapertura dello Scalo Ferroviario Merci di Surbo. Ora torna sulla vicenda scrivendo al Ministro Lupi. Il testo della lettera di seguito:
Come noto la struttura in questione fu realizzata con cospicui finanziamenti pubblici nel corso degli anni ’80 e ’90.
La stessa è stata dismessa, per decisione di F.S. Logistica SpA (azienda del Gruppo F.S.), inibendola totalmente all’utilizzo delle aziende del Salento e della Puglia Meridionale, che sono, pertanto, private della possibilità di utilizzare il trasporto ferroviario.
Con il supporto della Regione Puglia, attraverso l’intervento dell’Assessorato ai Trasporti e dell’Assesorato allo Sviluppo Economico, a partire da settembre scorso, è stato avviato il tavolo delle trattative con il Gruppo F.S., con l’obiettivo di arrivare ad un accordo per la riapertura dello Scalo Merci.
Il tavolo si è riunito in data 4 settembre, 14 e 29 novembre 2013, 30 gennaio e 25 febbraio 2014.
Confindustria Lecce si è proposta, con il consenso unanime, come capofila di una aggregazione di imprese, avente ad oggetto proprio la gestione ed il rilancio della infrastruttura in questione, ed ha avanzato concrete proposte contrattuali.
Nello specifico era stata condivisa la proposta di addivenire alla stipula di un contratto di affitto della durata di sei anni, da intendersi tacitamente rinnovato di altri sei anni, salvo disdetta esplicita, da far pervenire, nei tempi dovuti.
Il canone annuo complessivo era stato ipotizzato in € 40,000,00 per i primi sei anni, soggetto a rivisitazione per i successivi ulteriori sei anni, con possibilità di aumento ad un massimo del 100%, con esclusivo carico sul soggetto individuato da Confindustria Lecce delle manutenzioni ordinarie e straordinarie.
In subordine, era stata altresì ipotizzata la stipula di un contratto di affitto alternativo, per la durata di sei anni, rinnovabile di altri sei anni, con un canone annuo complessivo di € 80.000,00 per i primi sei anni, da rivisitare per i successivi sei anni, con la possibilità di aumento sino al 50%, con esplicita contemplazione dell’opzione all’acquisto ad un prezzo fissato dai Rappresentanti del Gruppo F.S. ad € 3.000.000,00, con scomputo dei canoni di affitto già pagati.
Le proposte di cui sopra avevano il vantaggio, unanimemente riconosciuto, di superare lo scoglio della sostenibilità economica, contemplando un reddito in capo al Gruppo F.S..
Da ultimo F.S. SpA ha, inopinatamente, comunicato la propria indisponibilità a dare attuazione alle proposte precedentemente definite per il riutilizzo dello Scalo Merci di Surbo.
La subentrata Ferservizi Spa (Gruppo F.S. SpA) ha, dal canto suo, comunicato, alla vigilia dell’incontro, fissato per il 25 febbraio u.s., presso l’Assessorato Regionale Pugliese ai Trasporti, anche la propria indisponibilità a partecipare in quanto F.S., proprietaria del compendio di Surbo – Lecce, ha ribadito che "venuto meno l’interesse di Trenitalia SpA sullo stesso compendio, la proprietà, pur confermando l’intenzione di porre in tempi brevi sul mercato in vendita lo stesso, è disponibile a valutare una eventuale locazione solo per l’intera consistenza ad un canone annuale di € 200.000,00 circa, contratto di locazione da trasferirsi in capo all’eventuale nuovo proprietario in caso di vendita. Tale condizione è essenziale al fine di evitare costi dello scalo con conseguenti problemi attinenti la custodia e la gestione dei servizi. In ogni caso, per procedure inderogabili di Gruppo, la locazione, come la vendita, dovrà essere sottoposta ad una gara pubblica".
Le trattative per il rilancio dello Scalo Merci di Surbo sono state bruscamente e definitivamente interrotte, annullando tutte le proposte precedentemente avanzate.
Alla luce di quanto sopra Confindustria Lecce stigmatizza il comportamento ondivago e irresponsabile del Gruppo F.S. con tutte le sue controllate, che, di volta in volta, si sono succedute al tavolo regionale.
Il sospetto è che F.S. abbia artatamente voluto impedire il raggiungimento di un accordo, che pure sembrava già definito, in favore di una decisione di definitiva dismissione della infrastruttura in questione, che a nostro avviso, rimane fondamentale per lo sviluppo del Salento nel più ampio contesto delle scelte logistiche regionali e meridionali. Di fatto l’intero sistema economico e produttivo del Salento e della Puglia Meridionale sarebbe privata dell’unica infrastruttura esistente per il traffico merci su rotaia, con conseguenze negative e sul fronte della competitività delle Imprese e sul fronte dell’impatto ambientale e della sicurezza.
In relazione a quanto sopra, Le rivolgiamo l’invito a voler intervenire, con la Sua Autorità su F.S., affinché lo Scalo Merci di Surbo sia comunque restituito al traffico merci.
In tal senso resta intatta la disponibilità di Confindustria Lecce a dar vita ad una aggregazione di imprese, che assuma la gestione dello Scalo, laddove il Gruppo F.S. confermasse la sua indisponibilità alla gestione diretta.
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