Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 06/02/2014 - Ora: 10:13
Categoria:
Cultura
La decisione del dipartimento di Scienze Agro-Alimentare dell'Università di Bari
In occasione del Consiglio del dipartimento di Scienze Agro-Alimentari e Territoriali dell’Università di Bari, tenutosi a novembre 2013, è stata approvata l’abolizione del corso di Olivicoltura. Il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris, sottolinea le devastanti conseguenze del provvedimento affermando: "Tale iniziativa è preoccupante poiché, di fatto, scompare dalla Puglia, la regione italiana che rappresenta con i suoi circa 377 mila ettari di olivi oltre il 35% della produzione di olio di oliva del Paese e il 10% di quella mondiale, un insegnamento strategico per continuare ad essere protagonisti del settore." Inoltre-secondo il presidente-la situazione risulta essere ancora più grave considerando che l’unico corso di Laurea magistrale che comprende l’Olivicoltura, resta a Firenze nonostante la crescente richiesta di personale specializzato nel miglioramento della qualità e della sicurezza delle coltivazioni olivicole.
Il presidente della Sezione Industrie Agroalimentari, Maurizio Zecca, si chiede come mai, proprio in un momento in cui le problematiche di natura fitosanitaria hanno coinvolto gran parte della produzione nel Salento, la prestigiosa Università di Bari abbia negato la possibilità di migliorare i processi di coltivazione dell’olivo, il cui olio costituisce il condimento principale della dieta mediterranea.
Raffaele Cazzetta, del Consorzio Cazzetta e presidente dell’Associazione Amici dell’olivo secolare, sottolinea l’ assurdità del vuoto didattico creatosi in un momento in cui anche l’olivicoltura deve fare i conto con la globalizzazione. ‘’Oggi più che mai - aggiunge - occorre invece investire nella cultura mediterranea, valorizzando le nostre produzione e tutelandole da metodi, quali ad esempio quello spagnolo, che danneggiano in maniera inestimabile i nostri prodotti di qualità".
A tal proposito Confindustria Lecce esorta l’Università di Bari a revocare la decisione presa dal Consiglio. Nel recente incontro con il rettore Zara, Confindustria ha avviato un osservatorio per elaborare iniziative a vantaggio delle imprese, del territorio e dell’Università del Salento, alla quale suggerisce di inserire nel dipartimento di Scienze biologiche, una sezione riguardante le colture mediterranee finalizzata in modo particolare alla salvaguardia della vite e dell’olivo.
Progetto Alternanza scuola-lavoro, Liceo Classico "Virgilio"
3 B nuovo ordinamento
Ala Benedetta
Caputo Alessandra
D’Amato Irene
Russo Benedetta
Tarantini Marta
Data: 23/08/2023
Notte della Taranta, oltre mille persone al lavoro per evento
Data: 10/01/2023
Promozione per i rosoni di Puglia
Data: 09/01/2023
CITY ESCAPE "IDRUSA"
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati