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Data: 27/05/2015 - Ora: 09:47
Categoria:
Cultura
La comunità scientifica internazionale al Tiziano
Si è parlato di tutto nei tre giorni del 40^ Congresso dell’associazione Aieop che si è tenuto fra domenica 24 e martedì 26 maggio all’Hotel Tiziano, dedicato ai giovanissimi pazienti e alle loro famiglie: di mutazioni e di anticorpi monoclonali, di recettori e di tumori liquidi.
«ImPazienti di crescere», questo l’eloquente titolo dell’evento che ha richiamato a Lecce più di 300 fra oncologi, specialisti e studiosi.
L’apertura è stata dedicata al "Family day". Protagoniste, domenica mattina, le testimonianze di genitori e pazienti venuti fuori da un tunnel allucinante: leucemie e sarcomi, trapianti di midollo e disagi in famiglia.
Nel pomeriggio il sipario si è alzato sulle sessioni del congresso, presieduto dalla dottoressa Assunta Tornesello, primario dell’ Oncologia del "Vito Fazzi", che ha salutato dal simposio presidenziale la partecipazione del presidente di Siop Europa Gilles Vassal, assieme al presidente nazionale di Aieop, Andrea Biondi. Ha presenziato ai lavori di avvio anche il direttore generale della Asl di Lecce, Giovanni Gorgoni.
«Un primo, grande, sicuro risultato è di aver portato qui a Lecce tutta la comunità scientifica – ha commentato la dottoressa Tornesello – E’ servito a far vedere al territorio come lavora tutti i giorni un’intera comunità scientifica per cercare di ottenere risultati sempre migliori. E’ importante inoltre aver dibattuto il problema delle reti dell’Oncologia Pediatrica sul territorio e aver dato la dovuta importanza ai "centri sovra massimali" che devono fare da punto di riferimento. Ma non abbiamo trascurato l’importanza del territorio perché una rete funziona se è distribuita capillarmente».
L’oncologa del "Fazzi" si augura che l’organizzazione delle reti tenga conto di tutto: della qualità delle cure ma anche della qualità di vita dei pazienti. Soprattutto delle distanze geografiche che, ha detto – non possono essere ignorate.
E ha aggiunto, «Secondo me si fa un buon servizio alle famiglie se i centri saranno presenti capillarmente, potranno accogliere le richieste e veicolarle verso i centri super specializzati e riceverne poi la risposta».
Di un accesso alle cure garantito a tutti i bambini è convinto anche il professore Andrea Biondi, presidente uscente di Aieop. «Questo è quello che oggi chiedono i genitori ed è quello che evita la migrazione e la preoccupazione di rivolgersi ai centri specializzati – ha ribadisto il prof. Biondi – La seconda sfida è che questo venga garantito nelle vicinanze dove vive il bambino. Perché pensare di trasferirsi per le cure per un periodo lungo anche 2 anni, fuori dal proprio contesto, non è quello che oggi si chiede».
Il presidente Biondi ha voluto cogliere e sottolineare un messaggio forte: «Fare un congresso a Lecce, all’estremo di una delle regioni più a sud d’Italia, fa capire che oggi è possibile coniugare qualità e benessere del bambino e della famiglia. Questa è la sfida».
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