"Le uniche cose indispensabili sono le cose inutili" così Francis Picabia nel '23. L'inutilità è negli occhi di chi non vede con il cuore e la mente, inevitabilmente. E così a Corigliano d'Otranto, la città più filosofica d'Italia si lancia nella settimana del Festival dell'Inutile, una programmazione che vede protagonisti giornalisti, accademici, musicisti. Direzione artistica a cura di Mariangela De Carlo. Nell'incipit della presentazione del festival si legge: "saperi fini a se stessi, che non producono guadagni, considerati superflui in una società votata al profitto dove si rende sempre più necessario riabilitare parole come "gratuito" e "disinteressato".

Ospite d’onore e autore del best-seller "L’utilità dell’inutile" (Bompiani) che ispira il titolo della sette giorni, il professore cosentino invita ad alzare il velo sulla relazione tra utilità e profitto, accompagnando a capire quanto la vita dell’uomo contemporaneo sia ossessionata dalla ricerca del possesso. Il festival è organizzato dall’amministrazione comunale di Corigliano d’Otranto guidata da Ada Fiore, in collaborazione con Regione Puglia.