È stata depositata in data odierna nuova istanza di proroga, indirizzata al Presidente della Corte d'Appello, e per opportuna conoscenza anche al Presidente del Consiglio dell'Ordine di Lecce ed al Sindaco del comune di Nardò, per il mantenimento delle due unità ministeriali, in via esclusiva, che sole garantiscono un funzionamento dignitoso ed adeguato dell'Ufficio del Giudice di Pace di Nardò.
Infatti, nel disinteresse ed indifferenza pressoché generale, il prossimo, imminente 1 luglio gli applicati ministeriali dovranno tornare a svolgere il proprio compito nella città capoluogo, con buona pace di quanto, di buono, prodotto finora dal presidio di prossimità, grazie esclusivamente all'impegno profuso dall'associazione civilistica forense, riscontrato dalla disponibilità e sensibilità del Presidente Dell'Anna.

"Confidiamo ancora una volta in un accoglimento della nostra istanza - commenta Salvatore Donadei (Presidente di Camera Camera Civile) - almeno fino alla sospensione dei termini processuali, vale a dire 1-31 agosto 2016". Donadei puntualizza:"La soluzione definitiva e positiva di questa che è una vera emergenza per il territorio non può che essere, come ripetuto in questi mesi, "politica", ed in tale ottica, ricordando sempre il virtuoso esempio della vicina Tricase, in queste ore ho chiesto un incontro ufficiale al neo-sindaco Mellone, magari alla presenza delle altre istituzioni ed autorità, forensi e non, interessate, per mettere dei punti fermi e costruire insieme, ciascuno per ciò che gli spetta, una soluzione definitiva, auspicabilmente positiva e comunque degna di un territorio molto vasto quale quello "servito" dal lavoro del presidio di legalità neretino (Nardo', Leverano, Copertino, Galatone e Porto Cesareo)".