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Data: 02/07/2018 - Ora: 15:39
Categoria:
Attualità
"Nevicata" a Palazzo. Di disinfestante.
Sabato scorso gli uffici giudiziari di Lecce sono stati sottoposti a trattamento di disinfestazione, per prevenire e scongiurare le ricorrenti infestazioni di parassiti di ogni genere che ormai endemicamente interessano i locali di archivio e di lavoro.
Senonché, questa mattina i dipendenti hanno avuto, al rientro, una sgradita sorpresa. Pavimenti, apparecchiature, sedie, scaffali, fascicoli, ascensori e così via erano ricoperti da una "nevicata" biancastra di disinfestante residuo. Segno che dopo l'irrorazione non era stata compiuta la necessaria pulizia.
Ovvio l'allarme sulla natura della sostanza e sulle conseguenze per le persone esposte. Fatto sta che, chi prima chi dopo, molti dipendenti hanno accusato disagi di varia intensità, che andavano dall'ispessimento della lingua a fastidio o dolenzia alla gola. In un paio di casi si sarebbe verificato un disturbo di tipo allergico.
La Confsal-Unsa è intervenuta immediatamente. Ha avvisato per iscritto gli Uffici coinvolti chiedendo un'ispezione e un intervento immediati, nonché urgenti pulizie con un necessario momentaneo allontanamento dei dipendenti.
Fatto sta che solo la Procura Generale ha autorizzato il personale ad allontanarsi dai locali: nei restanti uffici, a macchia di leopardo, i dipendenti sono stati indotti a restare, ovvero non è stato consigliato o disposto l'allontanamento, nonostante l'evidente disagio.
La Confsal-Unsa ha chiesto alla Corte di Appello di vigilare con maggiore severità non solo sui protocolli delle disinfestazioni, ma anche sulla loro corretta esecuzione. Certo è che in questo caso il controllo è stato assai carente se non inesistente. Se la sostanza non fosse stata visibile, il personale avrebbe lavorato tra residui invisibili e tuttavia non rimossi? I primi urgenti lavori di pulizia sono iniziati dopo le 11,00.
"La Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza della Corte d'appello – spiega Giovanni Rizzo, segretario regionale Confsal-Unsa – eletta in quota UNSA, Domenica Giannotta, ha ritenuto di scrivere alla Corte e di interfacciarsi con il Responsabile della Prevenzione e Protezione che però sarebbe vacante. Ha poi scritto anche al Dipartimento di Prevenzione, Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL Lecce. In effetti un nucleo ispettivo si è recato nella tarda mattinata a Palazzo, ha esaminato i locali, rilevato immagini e testimonianze a campione, convocato in sede e ascoltato il titolare della ditta che ha compiuto i trattamenti".
"La Confsal-Unsa – conclude Rizzo – spera che anche gli altri RLS sentano forte la responsabilità di essere presenti su questi temi fondamentali per i lavoratori. Inoltre, dopo circa quindici anni di traumatizzanti vicende sulla salute, igiene, sicurezza sul luoghi di lavoro giudiziari, la Confsal-Unsa chiede ufficialmente all'Amministrazione di aprire la contrattazione integrativa locale sulle 'misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro', più volte vanamente sollecitata, e relazioni anche sull'accaduto".
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