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Disseccamento rapido dell'Ulivo. Coldiretti: nessuna psicosi ma sostegno alla task force

Data: 08/11/2013 - Ora: 10:37
Categoria: Attualità

ulivi

Parole di cautela e razionalità quelle di Coldiretti Puglia

Rispetto allo "stato di guerra" paventato qualche settimana fa in un incontro a Racale, i toni stanno via via cambiando, e si addolciscono, o quanto meno, si cerca di non fomentare la paura che aleggia attorno al problema del disseccamento degli ulivi. "Nessuna psicosi, piuttosto grande attenzione e delicatezza nel gestire l’emergenza fitosanitaria che sta interessando le aree olivetate della provincia di Lecce e che non deve pregiudicare strumentalmente la campagna olivicola-olearia ormai in fase di avvio. Abbiamo chiesto un piano strategico di prevenzione, controllo ed eradicazione della malattia, la costituzione di una task-force tecnico-scientifica da sostenere economicamente e norme ed eventuali deroghe per facilitare i primi interventi di contenimento della fitopatia". Il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, nel corso della riunione convocata d’urgenza in Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, ha presentato un dossier circostanziato, contente l’analisi della situazione e le proposte operative in favore degli imprenditori olivicoli salentini.


Coldiretti Puglia ritiene che per effettuare un efficace lotta conto il "disseccamento rapido degli olivi" sarà necessario predisporre (in concordanza con quanto previsto dagli orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo e forestale – Comunicazione 2006/C 319/01) un idoneo programma di prevenzione, controllo ed eradicazione della malattia e conseguenti assegnazioni di ingenti risorse, che andranno ricercate ad ogni livello sia regionale che nazionale ed europeo.
"Ma, considerando i tempi necessari alle decisioni coordinate di livello nazionale e UE, temiamo che il peso di questa battaglia – continua Cantele - possa gravare in modo preponderante sugli agricoltori, sia in termini economici che di difficoltà operative. Per questo motivo sin da subito vanno messi in attuazione strumenti finanziari nazionali e regionali, già vigenti, oltre che disposizioni che superino regole e adempimenti normativi che sono confliggenti con le prime diposizioni di lotta alla malattia".


"Gli interventi per arginare la fitopatia – ha precisato il Presidente della Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – devono prevedere l’eliminazione del divieto relativo alla bruciatura del materiale proveniente dalla potatura e dai residui vegetali potenzialmente ospitanti il parassita, l’assegnazione della maggiorazione dell’accredito d’imposta per carburante ad accisa agevolato – continua Piccinno - alle aziende che debbono provvedere alla pulizia della vegetazione spontanea per eliminare gli insetti vettori con una meticolosità che va ben oltre l’ordinarietà e meccanismi di anticipazione, a valersi sulle risorse regionali e nazionali da individuarsi per far fronte ai costi per gli interventi necessari nelle zone focolaio e per le aziende vivaistiche, compreso il mancato reddito".


"Abbiamo precisato che la Delibera di Giunta n. 2023 del 29/10/2013 non prevede dotazione finanziaria - gli fa eco il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - pertanto tali indicazioni potrebbero facilitare la concessione di rimborsi in presenza di futuri possibili stanziamenti. Attesa la situazione contingente, nella gravità che essa stessa esprime, è necessario che i tempi di esecuzione delle nostre proposte siano molto rapidi nell’adozione di specifichi atti regionali e nel rapportarsi con il Ministero e la stessa Commissione Europea. Non da ultimo va sostenuto il mondo della ricerca, affinché pervenga all’incontrovertibile identificazione del ceppo batterico e di tutte le altre eventuali concause biotiche ed ambientali, per procedere alle prove di patogenicità e, accertato il comportamento sull’olivo, possano individuarne i sistemi più efficaci di lotta".
A ciò si aggiunga la ricerca su tutti i possibili vettori, la cui individuazione è determinante al fine di rendere efficace e meno empirica la strategia per fermare una patologia che sta mettendo a serio rischio il disseccamento e lo sradicamento di circa 6.000 alberi di olivo, tra cui molti secolari, disseminati su oltre 8.000 ettari di superficie agricola provinciale.

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