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Data: 27/01/2017 - Ora: 12:31
Categoria:
Attualità
Moscaggiuri Federconsumatori Lecce: "Federconumatori indice una raccolta firme e non esclude un ricorso alla Magistratura"
È purtroppo noto ormai che Poste Italiane, a seguito dei tagli effettuati, consegna la posta "a giorni alterni".
Ma in provincia di Lecce è anche peggio. In molti dei Comuni della Provincia la posta non viene consegnata per settimane intere a volte anche mesi, con notevole disagio per gli utenti che ricevono fatture già scadute e che sono costretti, per questo, a pagare more che non sono di loro competenza; addirittura si assiste a casi in cui il portalettere consegna tutta la posta di un’intera strada a un solo cittadino, pregando lo stesso, o sperando, che la smisti a tutti gli altri abitanti della via, peraltro con una grave violazione della privacy; in caso di consegna delle raccomandate, in cui occorre raccogliere la firma del cittadino, molte volte il portalettere lascia direttamente l’avviso senza neppure accertarsi della presenza in casa o meno del destinatario, costringendo l’utente a recarsi presso l’ufficio postale per il ritiro.
Inoltre in alcuni Comuni, gli uffici postali, come ad esempio, Carpignano salentino e Serrano, non dispongono neppure del portalettere.
Ogni giorno in molti uffici si assiste a file interminabili per il ritiro della posta con, in alcuni casi, pericolo di risse tra gli utenti ma anche minacce nei confronti dei dipendenti.
È evidente che Poste Italiane ha spostato la sua attenzione e le sue risorse economiche sulla vendita di prodotti finanziari e assicurativi, trascurando completamente quelli che erano e sono i servizi essenziali di consegna della posta e violando diritti costituzionalmente garantiti, quali ad esempio la libertà della corrispondenza.
Peraltro, a fronte dei continui aumenti per i servizi proposti, Poste Italiane, tradendo la fiducia che gli utenti le accordano, preferendola alle agenzie private per una presunta maggiore serietà, offre invece una sempre maggiore disorganizzazione degli uffici postali e un sistema di recapito della corrispondenza, del tutto inaffidabile e capotica.
Per tali motivi, Federconsumatori chiede a viva voce a Poste Italiane di organizzarsi mettendo in campo tutte le risorse di cui dispone per garantire il servizio di consegna della corrispondenza.
Federconsumatori indice inoltre una raccolta firme aperta presso i nostri sportelli e non esclude un ricorso alla Magistratura per la denuncia dei comportamenti violativi dei diritti dei cittadini ed eventualmente di interruzione di pubblico servizio.
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