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Data: 09/10/2014 - Ora: 09:45
Categoria:
Economia
Si vive un disagio causato dalle interpretazioni non sempre univoche delle norme in materia di edilizia nelle zone agricole
Il problema delle costruzioni in zone agricole è un punto dolente e certamente non chiaro in Puglia. Se da un lato preservare l'ambiente da speculazioni edilizie è un dovere e le istituzioni sono le custodi imprescindibili di tale obbligo,è anche vero che laddove si voglia edificare piccole costruzioni, le burocrazie e i divieti sono tali che non se ne capisce il principio ispiratore. Se vogliamo, è da sempre che le popolazioni abitano le campagne quindi non si dovrebbero riscontrare grosse difficoltà. E invece, le alternanti interpretazioni giurisprudenziali delle norme che regolano l’edificazione nella zone agricole stanno provocando disagi nei confronti di incolpevoli proprietari, tecnici e dirigenti di uffici comunali.
"Il Consiglio regionale deve mettere fine a questo stato di cose - dice l'Udc regionale - e emanare una norma che diradi ogni dubbio, dia certezze in primis ai tecnici comunali, responsabili dei permessi di costruire, ma anche ai professionisti del comparto edilizio e agli stessi cittadini che aspirano a edificare legittimamente sui propri terreni, laddove le norme di salvaguardia paesaggistica e del patrimonio monumentale e ambientale lo consentano".
"In Puglia, in particolare nelle province di Lecce e Brindisi – sottolinea il capogruppo Udc Salvatore Negro– i dirigenti degli uffici tecnici e i professionisti del settore edile, già duramente provato dalla crisi economica, vivono attualmente un disagio causato dalle interpretazioni non sempre univoche delle norme in materia di edilizia nelle zone agricole, che portano a provvedimenti giudiziari anche piuttosto pesanti per gli incolpevoli operatori del settore. Le diverse interpretazioni fanno sì che i Comuni pugliesi abbiano comportamenti differenti nella stessa materia. Ma la cosa drammatica è che quando la magistratura amministrativa o penale interviene, si applicano in modo differente le stesse norme con conseguenze umane destabilizzanti facilmente immaginabili. È quanto mai necessario perciò, l’emanazione di una norma che disciplini il rilascio dei permessi di costruire in modo chiaro, univoco e trasparente relativamente alle zone definite agricole dagli strumenti urbanistici generali. La Regione ha il dovere di intervenire in tal senso, emanando un provvedimento legislativo che elimini ogni dubbio interpretativo sull’iter edificatorio nelle zone agricole, nel rispetto del PUTT vigente, del PPTR adottato e di ogni altra norma di salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente. Per questo – conclude il presidente Negro – a giorni depositeremo la nostra proposta di legge sulla quale auspichiamo un immediato confronto per arrivare ad una norma di chiarimento da emanare in tempi brevi al fine di dare certezza operativa a tutti i soggetti pubblici e privati interessati e coinvolti.".
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