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Data: 29/08/2017 - Ora: 10:33
Categoria:
Politica
Il presidente si dice favorevole ma con cautela
Pur dichiarandosi favorevole il Presidente delal Puglia Michele Emiliano giudica con criticità la decisione del governo di portare da 3 a 10 le vaccinazioni obligatorie. "La Regione Puglia è sempre stata favorevole all'obbligo vaccinale previsto dalla precedente legislazione che per un ventennio ha regolato senza particolari problemi la materia. La convinzione - ha detto ieri in diretta streaming - che l'estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l'unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia è secondo noi un errore politico che non considera l'elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica".
Secondo Emiliano la nuova legge sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative. "Persino una regione come la Puglia, tra le più virtuose d'Italia in materia di vaccinazioni, da quando il Governo ha deciso di intervenire con tanta decisione, sta registrando un calo della propensione a vaccinarsi.
Ciò che prima era normale e ben accetto dalle famiglie, oggi, a causa di una legge che sottopone i cittadini a sanzioni come la non iscrizione a scuola o multe in denaro, sta provocando l'effetto contrario. Un errore politico molto grave che purtroppo è stato commesso. Adesso stiamo cercando di dare assistenza alle famiglie nell'applicare questa legge, della quale a nostro avviso non si sentiva il bisogno, ma che comunque va applicata. E questo incontro tra regione e cittadini è finalizzato proprio a minimizzare i disagi".
È il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano all'incontro che si è tenuto questa mattina a Bari nell'assessorato alla Sanità con una delegazione di cittadini pugliesi contrari all'obbligo vaccinale L.119/17.
"Dobbiamo applicare la nuova legge – ha spiegato il direttore di dipartimento Giancarlo Ruscitti – e come Regione stiamo cercando di alleviare la problematicità di tutte le famiglie e bambini sottoposti all'obbligo vaccinale. Questo significa semplificazione, evitando un inutile circolo di carte tra amministrazioni. Come Regione non abbiamo nessun potere coercitivo ma un dovere di spiegazione al cittadino dei vantaggi della vaccinazione e dei pericoli sia in caso di vaccinazione sia in caso di non vaccinazione.
Fermo restando che i medici hanno tutto l'interesse a evitare che bambini potenzialmente a rischio vengano vaccinati contro il loro interesse".
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