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Data: 02/08/2016 - Ora: 09:55
Categoria:
Politica
Ma anche i precari GAE si ribellano
Una delegazione di insegnanti neoassunti che protestavano contro la mobilità fuori regione è stata ricevuta ieri dal Presidente Emiliano e dall’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo. I docenti, assunti dopo i provvedimenti della "Buona Scuola", sono costretti a trasferimenti in scuole del Nord pena la rinuncia al posto di lavoro, pur dopo anni di precariato. "L’anno scorso – ha detto Emiliano davanti alla sede del Consiglio regionale - avevamo previsto ampiamente quello che si sta determinando nei confronti dei nostri principali collaboratori, che per molti anni hanno consentito di far funzionare la scuola italiana sebbene non garantiti".
"Secondo noi la regolarizzazione degli insegnanti non si poteva effettuare solo con il concorso, perché se queste persone le hai utilizzate come e quanto ti pareva, la forza lavoro si può riorganizzare, ma a questa devono essere offerte compensazioni. Il personale delle forze dell’ordine infatti quando viene spostato d’ufficio, ha diritto ad un’indennità specifica per alleggerire i trasferimenti, come itrattamenti economici di missione. Già l’anno scorso, avevo detto di essere disponibile come Regione a dare una mano, ma invece mi hanno detto che il fenomeno non esisteva o che riguardava pochissimi. Voi invece siete qui e ora sono in attesa di sapere se anche quest’anno mi sarei sbagliato e voi siete tutti finti, tutti delle comparse. Sulla questione ho bisogno di parlare anche col sindacato e parleremo anche con la direzione scolastica regionale per cercare di fare il miracolo dell’anno scorso, quando in molti sono rimasti qui".
Anche l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo, è intervenuto e ha confermato che "Mercoledì prossimo, in conferenza delle Regioni ci incontreremo con gli assessori delle regioni coinvolte dalla "Buona Scuola". E decideremo se portare la questione alla Stato- Regioni o chiedere un incontro al Ministro".
Ma non finisce qui, perchè se da una parte chi ha aderito al Piano dello scorso anno secondo la Legge 107, protesta per rimanere qui e anche se uno dei requisiti della legge è che aderendo si accettava la possibilità del trasferimento, ci sono i precari che fanno parte delle graduatorie GAE che non ci stanno. "Hanno accettato di trasferirsi invece noi non abbiamo aderito al piano proprio per non lasciare la nostra terra, mentre ora vediamo che gli stabilizzati fanno di tutto per restare qui, è un'ingiustizia. Così facendo per noi rimarranno le briciole". Insomma, seconda la teoria della coperta corta, se riusciranno a trovare la soluzione per gli insegnanti stabilizzati lasceranno scoperti i precari.
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