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Data: 30/01/2017 - Ora: 15:49
Categoria:
Politica
Qualora Renzi si rifiutasse di convocare il congresso raccoglierà le firme
Da sostenitore ad avversario. Michele Emiliano potrebbe essere l'unico candidato da opporre all'attuale segretario Matteo Renzi qualora si celebrasse domani il congresso. Non è un'ipotesi remota perchè le diverse anime del Pd che lavorano per un'alternativa al segretario non possono non sapere che non ci può dividere in più candidature. Emiliano può essere la sintesi e potrebbero convergere sia D'Alema che Bersani, vedremo. Al momento è certa la battaglia senza esclusione di colpi (oltre alla scissione paventata da D'Alema come estrema ratio a colpi di testa di Renzi) del presidente della Puglia. Ieri, da Lucia Annunziata ha detto senza mezzi termini che, qualora Renzi non dia il via libero al Congresso del Pd, lui ed altri (Boccia per esempio) raccoglierà le firme per convocarlo, andrà quindi per "carte bollate". Su Facebook ha rilasciato la dichiarazione che non lascia scampo a fraintendimenti: "Sarò ancora più leale e corretto: questa posizione è insostenibile, si può persino arrivare alle carte bollate per obbligarlo a fare il congresso. Io consiglio vivamente al segretario di iniziare immediatamente la procedura per il congresso perché se non lo fa è in una tale difficoltà politica che rischia di uscirne assolutamente azzerato come soggetto legittimato a guidare il partito. Quindi prima cominciamo e meglio è. In quel modo noi ci impegniamo, io per primo, a ricostruire le ragioni dello stare insieme.
Noi dobbiamo ricostruire le ragioni dello stare insieme smettendo di pensare ai capicorrente, alla carriera di Renzi, a quello che devo fare io, perché quello che devo fare io è importante, io sono disposto a tutto, non ho paura di niente, se ci sarà bisogno di candidarsi mi candiderò, però siccome non sono Renzi non parto dal ragionamento che se non mi candido io non mi interessa il processo. Il processo mi interessa però sono disponibile a viverlo insieme agli altri compagni di partito come normalmente si fa in una comunità.
Candidarsi al congresso non è una esigenza dell’anima, io sono il presidente felicissimo di una regione bellissima, ho avuto dalla vita politica cento volte di più di quello che potevo mai immaginare e sono stra-soddisfatto, quindi non ho nessuna ansia.
Però se c’è un congresso e mi auguro ci possa essere un’unica candidatura alternativa a quella del segretario uscente e se io capisco che questa candidatura può essere utile incarnata da me, io non ho nessun problema. Se c’è n’è un altro che funziona meglio di me non ho nessun problema a fargli campagna elettorale e attaccargli i manifesti. Io non appartengo all’area dalemiana o bersaniana, sono stato uno dei sostenitori di Renzi, sono un uomo indipendente, non faccio parte di nessuna corrente".
Autore: MN
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