È giunta notizia che i Lavoratori Socialmente Utili della Provincia di Lecce, impegnati da oltre vent’anni a garantire servizi ai cittadini nei Comuni del territorio, stanno ricevendo un telegramma da parte dell’Ente provinciale che disporrebbe la sospensione delle loro attività perché la convenzione con il Ministero non sarebbe stata ancora firmata.

La Cgil Lecce parla di "atto di sciacallaggio sociale" nei confronti dei lavoratori, tenuto conto che, per quanto sia vero che la convenzione con il ministero non è stata ancora sottoscritta, è un "ritardo" che di prassi c'è sempre stato. Le risorse nella Legge di stabilità ci sono. Riteniamo irresponsabile e strumentale la decisione assunta, perché fa pesare sui lavoratori una situazione di cui non hanno responsabilità. La Cgil pertanto preannuncia che sarà al fianco dei lavoratori e che si attiverà nelle prossime ore con una mobilitazione che ha in programma un presidio di protesta per domani mattina 31 dicembre, ore 9.30, nei pressi della Prefettura di Lecce, se tale atto nei loro confronti non sarà ritirato immediatamente e non saranno trovate opportune soluzioni.

Dal canto suo, la Provincia di Lecce ha dichiaratamente parlato di impossibilità a pagare servizi e personale. Il presidente Gabellone ha scritto al Presidente Renzi per denunciare la situazione in cui versa l'ente e per richiamare agli impegni della Regione Puglia che, a suo dire, non rispetta. A Renzi, Gabellone ha chiesto una verifica della Corte dei Conti per gli impegni assunti dall'ente regionale.