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Data: 18/07/2019 - Ora: 15:30
Categoria:
Attualità
Per tale motivo il Codacons, oltre al licenziamento immediato dei "furbetti del cartellino" di Monopoli, chiede l’avvio di azioni di recupero delle retribuzioni percepite
In pochi giorni tre casi di assenteismo nella sanità e precisamente presso gli ospedali di Manduria, Monopoli e Napoli. Decine di medici arrestati o messi ai domiciliari perchè timbravano e andavano via o qualcun altro timbrava al posto loro.
Se saranno accertati gli illeciti ipotizzati, i furbetti del cartellino scoperti all’ospedale San Giacomo di Monopoli, così come quelli di Manduria e Napoli, dovranno risarcire i cittadini per i danni loro arrecati. Lo afferma il Codacons, secondo cui non basta il licenziamento dei lavoratori responsabili.
"Si tratta di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per gli utenti della sanità, e potrebbero aver messo a serio rischio la salute dei pazienti – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Il danno per i cittadini è duplice: da un lato i servizi resi dall’ospedale dove lavoravano i dipendenti infedeli hanno subito un peggioramento a causa dell’assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici, dall’altro vi è un evidente spreco di soldi pubblici, in quanto i furbetti del cartellino hanno percepito stipendi senza lavorare".
Per tale motivo il Codacons, oltre al licenziamento immediato dei "furbetti del cartellino" di Monopoli, chiede l’avvio di azioni di recupero delle retribuzioni percepite negli anni dai dipendenti disonesti, soldi che dovranno rientrare nelle disponibilità della collettività.
"Oggi tredici persone sono state arrestate nell’ospedale di Monopoli - scrive il presidente Michele Emiliano - e altre trenta sono indagate. Partiranno contestualmente i procedimenti disciplinari e, ove accertate le accuse, i relativi licenziamenti nel rispetto dalla legge.
Così come auspico che, se ci sono persone estranee ai fatti contestati, possano rapidamente chiarire la loro posizione.
Per quanto doloroso possa essere, l’accertamento della verità e l’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a cominciare da chi è dipendente pubblico e si occupa della cura delle altre persone, è un passo necessario e fondamentale per migliorare le cose. E tengo anche a dire che chi si comporta male danneggia anche i tantissimi lavoratori diligenti e onesti, che sono la stragrande maggioranza, che ogni giorno sono al servizio della comunità. Questi ultimi devono denunciare ai loro superiori ogni episodio di assenteismo in modo da rendere più facile la repressione del fenomeno. Denunciare chi non si presenta al lavoro o lo abbandona prima del dovuto non è un gesto di slealtà verso i colleghi, ma è l’unico sistema possibile per evitare che pochi dipendenti infedeli macchino l’immagine di decine di migliaia di lavoratori che stanno migliorando giorno per giorno la qualità della sanità pugliese al prezzo di grandissimi sacrifici, nonostante la mancanza di personale. Ricordo che è prevista dalle leggi anche la denuncia anonima che non comporta alcuna conseguenza per il denunciante".
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