Le feste religiose costituiscono un tratto identificativo del Salento e organizzarle bene è un buon servizio che si offre ai turisti che in questo periodo pullulano le città e i paesi.

A Gallipoli c'è la Festa di Santa Cristina, la festa dei gallipolini per eccellenza. Fino a qualche anno fa il 23 luglio la processione col simulacro della santa si svolgeva in mare, oggi non più per svariati motivi. Sempre il 23 la banda diffonde le sue note per le vie della città sin dalle prime ore del mattino, mentre intorno alle 19 la confraternita della Purità prepara la processione che percorre le vie del centro storico.
Il simulacro rappresenta la santa legata ad un albero e trafitta dalle frecce, mentre un Angelo le porge la corona di santità e la palma del martirio.

Giorni di festa e di ricordi che fanno tornare tutti ragazzi. E per ogni festa del Salento che si rispetti non possono mancare le migliori luminarie, la processione per il paese, le campane a festa, le bancarelle più colorate e più tipiche, dalla scapece tipica ricetta di pesce con intingolo giallo nata proprio a Gallipoli, agli scajozzi, le noccioline.

Quest'anno, con l'impegno profuso dal comitato festa, si respira un orgoglio ritrovato perchè tutto è bello, tutto è fatto bene. Il direttore artistico della festa è affidata ad Alberto Greco, bravo nel collegare la devozione e la tradizione religiosa popolare alla cultura, per esempio la lettura di alcuni canti della Divina Commedia dal grattacielo recitata da Roberto Treglia.

Non solo, le luminarie sono il fiore all'occhiello di quest'anno, luminarie a cielo appeso che vestono a festa le strade interessate. I complimenti si sprecano anche sui social, di cittadini e turisti che alla loro accensione sono restati incantati.