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Data: 12/09/2024 - Ora: 10:03
Categoria:
Cultura
XXIV Domenica del Tempo Ordinario.
Questa domenica del Tempo Ordinario ha per noi un'enorme importanza: l'Evangelista Marco, infatti, nel
suo stile sobrio, ma quanto mai penetrante, ci rivela Gesù che interroga i suoi discepoli sulla fama che si è
acquistata tra la gente comune. "Si dice tu sia Giovanni Battista, Elia o uno dei profeti redivivo"
Quelli Gli rispondono prontamente, quindi Egli personalizza la domanda "E voi chi dite io sia?". Pietro Gli
risponde "Sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente"... Per noi oggi la risposta di Pietro potrebbe significare una
facilitazione, a livello dottrinario, ma per la mia, per la vostra vita di persone familiarmente, socialmente
impegnate che importanza ha avuto l'aver più volte incontrato nel Vangelo domenicale Gesù Cristo?
Abbiamo imbastito una relazione autentica con Lui? Abbiamo cambiato i nostri desideri troppo mondani,
imposti dalla moda, dall'arrivismo, dal bisogno di emergere, primeggiare... costi quello che costi? Oppure ce
la siamo cavata con la solita frase - I nostri sono tempi diversi?-
Neanche Pietro aveva di fatto capito a fondo chi era il Figlio di Dio, che per salvarci, aveva scelto di morire
sulla Croce, per cui tenta di dissuaderLo. E, per questo tentativo, il capo degli Apostoli, poco prima
riconosciuto destinatario della sovrabbondante luce divina, viene definito "Satana" , perché tenta di
allontanare il Signore dal disegno di Dio. E noi, che certamente abbiamo bisogno di purificarci da tante
scelte non corrispondenti alla volontà del Signore, come valutiamo la scelta di Gesù, che, per noi, si è
sottoposto alla morte di Croce? Una scelta, la Sua, evitabile? O peggio ancora un gesto di puro masochismo?
In tal caso è evidente che ignoriamo che il nostro Dio è Amore e che a noi chiede soltanto di essere Amato.
Ciò significa anche essere accolto nell'ardore appassionato delle sue scelte redentive. Quindi Gesù annuncia
ai discepoli e alla folla che, per salvarsi, bisogna offrire la propria vita per il bene degli altri. Senza Amore
cioè non si vive eternamente.
Autore: Mariagrazia Camassa
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