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Gesù nel tempio parla degli scribi e della loro ipocrisia

Data: 08/11/2024 - Ora: 09:38
Categoria: Cultura

gesù

XXXII Domeninca tempo ordinario

In questa domenica il Vangelo fa da spartiacque tra la
vita esteriore (benessere, ruolo sociale, altrui
rispetto).... e il nostro cuore, che solo Dio conosce
davvero e valuta amorevolmente. Ci accade, di solito,
di atteggiarci da "buonisti", volendo apparire diversi
da quelli che siamo perché, nel nostro intimo, ci
piaciamo poco. Così facevano gli scribi, al tempo di
Gesù, costoro si facevano notare per gli abiti che
indossavano e per le loro "lunghe preghiere"
finalizzate alla stima altrui. Gesù nel tempio parla
di loro alla folla, rivelandone chiaramente
l'ipocrisia. Succede che, in quel frangente, molti
ricchi facciano sostanziose donazioni al tesoro del
tempio, desiderosi di essere stimati "generosi" da chi
li vede versare la loro offerta. Fra gli altri, per
lauta, anche una povera vedova lascia cadere nel
tesoro i suoi piccoli spiccioli, l'equivalente di
pochi nostri centesimi. Il Signore spiega ai suoi
discepoli che questa umile donna è stata la più
generosa: ha offerto infatti tutto quanto aveva.
Guardando il cuore della poveretta, Dio ha
riconosciuto, in lei, la più generosa fra tutti.
Evitiamo quindi di valutare gli altri, da ciò che di
loro appare; spesso la gente vuole sembrare ciò che
non è, per crearsi una buona fama. Abbiamo invece noi
cura noi di avere un cuore netto, di essere cioè
autentici sempre, senza temere il giudizio altrui,
quasi sempre ahimè fondato su ciò che più amano
mostrare... tradendo la loro realtà. Di fatto, in tal
modo, si diviene menzogneri, o, nel migliore dei casi,
esibizionisti. Il Vangelo dice che questi ultimi hanno
già ricevuto il loro premio, nel plauso degli uomini,
e quindi non guadagnano meriti presso Dio. Egli è il
Solo che "sa" e "vuole" conoscere il nostro cuore: più
o meno, meritevole della vita eterna.

Autore: Mariagrazia Camassa

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