Non abbiamo voluto esagerare ma i nodi in realtà sono tanti. E probabilmente, se a quasi un mese dalla vittoria di Paolo Perrone, il ventaglio di assessori non è ancora stato svelato, il punto è proprio questo: sono troppi i nodi da sciogliere. All'apparenza almeno.

Con tutta probabilità il rieletto Sindaco di Lecce, nonostante i frequenti incontri con i rappresentanti dei partiti alleati, il futuro "schieramento" della giunta lo conserva nel suo cassetto personale già da molti giorni. O magari no.
Deve accontentare tutti ma a tutti ha chiesto un sacrificio sin dai primi giorni dopo il suo fortunato 7 Maggio, perché i posti in giunta sono solo nove e bisogna tener conto della volontà popolare (in termini di voti), delle alleanze e della quota rosa. Almeno una donna in giunta. E la questione non è semplice.
A conti fatti, nessuna donna è stata eletta nella maggioranza del futuro Consiglio comunale. Subentreranno grazie alle nomine degli Assessori e perché in tre casi sono le prime dei non eletti. Giordana Guerrieri della lista "Grande Lecce", Ciccia Mariano di "Io Sud" e l'ex Assessore Nunzia Brandi della lista "Pdl". Questi i nomi rosa ai quali si aggiungono Loredana Capone che dovrebbe essere la capogruppo d'opposizione e Maria Paola Leucci.
Per una delle tre donne della futura maggioranza di governo, qualora Perrone non decidesse di affidarsi ad un'esterna da nominare assessore, è pronto il posto in giunta. Posto che scontenterebbe chi ha ottenuto più voti. Ma la scelta è dovuta.
L'attesa potrebbe non durare ancora troppo tempo. Forse il nodo verrà sciolto in settimana. Forse no. E poi verrà il tempo delle critiche, dell'approvazione e dei commenti.