Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Gli archivi della Asl di Lecce sommersi da quintali di rifiuti

Data: 15/11/2014 - Ora: 08:47
Categoria: Attualità

rifiuti

Per accedervi gli operatori sono costretti a calpestare cumuli di documenti e oggetti abbandonati

Dal viale di accesso alla direzione della Asl non si nota nulla. Ma appena dietro il padiglione degli uffici di Sanitaservice, fanno bella mostra quintali di rifiuti accumulati da non si sa chi e per quale ragione. Cartacce, documenti, barattoli, quaderni, secchi. Di tutto e di più.
Proprio dietro ai locali riservati al personale addetto alle pulizie, quello pagato per intervenire sulla sporcizia e sui rifiuti non raccolti.
Gli impiegati, che ogni tanto devono consultare l’archivio, sono disgustati. Non riescono ad aprire la porta, ostruita dalla montagna di rifiuti alla rinfusa e temono che da quell’inferno ributtante possano venire fuori famiglie di topi o altro.
All’interno, l’archivio (tuttora attivo) è pericolante. Tempo fa dal soffitto – ci è stato riferito - si è staccata una grossa lastra di intonaco che ha messo a nudo i tondini di ferro delle travi di copertura.
Le cose non vanno meglio nell’altro archivio, di fronte all’isola ecologica. L’anno scorso si è allagato ed è impraticabile. Molti documenti e cartelle sono imbevute di acqua piovana.
Nel perimetro dell’ex Fazzi si muovono ogni giorno circa 800 tra medici, impiegati, operatori e utenti. Le ditte che curano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di uffici e ambulatori, insieme alla Asl, hanno organizzato una piccola «oasi» ecologica. Due campane per il vetro e la plastica e tre cassonetti; troppo pochi e del tutto insufficienti per le esigenze di un «cliente» così complesso. Sarebbe interessante andare a vedere quanto paga la Asl all’impresa di raccolta per svuotare giornalmente i contenitori.
A maggio scorso era scoppiata la «grana» per la presenza di una siringa e di un laccio emostatico fra i rifiuti dei cassonetti. L’operatore della ditta aveva puntato i piedi: sosteneva trattarsi di rifiuti «sanitari» che dovevano essere smaltiti con altre procedure. Poi si era scoperto che quell’unica siringa era stata buttata da un consumatore abituale di sostanze stupefacenti. Altro che rifiuti ospedalieri!

Autore: www.salutesalento.it

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati